Luca Augusto Pietro Uccelli, uomo di dio (Biografia) - saveriani.com

Le notizie sono essenziali, ma vere ed erano confermate dalla stampa internazionale.
Purtroppo con la morte di Yuan Shikai comincia per la Cina il periodo di lotte
tra Generali, i cosiddetti Signori della guerra. Oltre alle lotte intestine, appaiono di
nuovo i briganti a dominare la scena.
L’anno 1917 è un anno di freddo grandissimo, nell’inverno; nell’estate poi
venne la siccità che imperversò per sette mesi, portando ad una grande carestia.
Con la carestia sorsero di nuovo le calunnie contro i missionari. Una setta ha diffuso
dei pupazzetti di pasta, che rappresentano i missionari, da far bollire
nell’acqua o friggere nell’olio di sesamo, mentre si cantano canzoni ingiuriose per
loro e la Chiesa. Il Mandarino è intervenuto, ma l’effetto del suo intervento è stato
scarso. Correva voce che anche sui briganti se la prendessero con la Chiesa e volessero
distruggere le cappelle di Luoyang, Lushan e Ruzhou (Juchow, Zuchow).
Malgrado queste ostilità, padre Uccelli continua a fare i suoi giri di missione e afferma
di esserne rimasto contentissimo: «Pare che il Signore benedica anche questa
cristianità che comincia a crescere con maggior celerità del solito. Al presente,
mi è caro operare sempre in mezzo ai miei cristiani per istruirli, esortarli al bene,
aiutarli nei loro bisogni sia spirituali che materiali. Non penso più alla residenza,
perché c’è padre Popoli che si disimpegna benissimo e così io posso attendere con
maggior sicurezza e con maggior bene alle missioni di fuori».
A mons. Conforti in data 31 maggio 1917 dà anche notizie delle suore Giuseppine
di mons. Calza: «Sei hanno fatto i voti, quattro li faranno presto e 17 sono in
noviziato. La Congregazione è fiorente — aggiunge — e tutto fa sperare che sarà
per la nostra missione una vera grazia del Signore». Parla anche della Superiora,
che è una vecchia suora di Zhending (Chenting-fu) ed è una santa persona.
Accenna infine al progetto di mons. Calza di fondare un’altra Congregazione,
una specie di Istituto secolare ante litteram, costituito da buone cristiane avanzate
in età, con una certa istruzione religiosa, che si prestassero ad andare come catechiste,
da sole o a due e due, dove ci fosse bisogno. Da qualche indizio sembrerebbe
che l’idea fosse dello stesso padre Uccelli, che pensava alle catechiste che
aveva conosciuto a Luyi-xian
Nel luglio comincia la preoccupazione per la malattia di un Padre di circa 40
anni, che lui chiama Re, forse dal nome cinese, ma del quale poi parla ripetutamente
col nome proprio: si trattava del padre Disma Guareschi, in missione dal
1907. Ne scrive a mons. Conforti il 4 luglio 1917. Padre Guareschi è preso da una
specie di mania del denaro; vorrebbe addirittura cambiare missione per aiutare la
sua famiglia. In una lettera seguente (1 agosto) dice che “il Re” ha veramente perduto
la testa. Non aveva in mente che accumulare denaro e oggetti preziosi. Purtroppo
aveva un catechista cattivo, che pur di far soldi non badava né alla giustizia
né all’onore del missionario. Il catechista fece mettere in prigione un cristiano per
motivi futili; questi, quando fu rilasciato, proclamò a tutti la sua innocenza, mettendo
in cattiva luce il catechista e con lui anche il missionario. Il Padre andò su
tutte le furie e, con difficoltà, Uccelli riuscì a trattenerlo a Xiangxian, dicendo che
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