Luca Augusto Pietro Uccelli, uomo di dio (Biografia) - saveriani.com
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tentato <strong>di</strong> aprirsi con il padre Bonar<strong>di</strong> a cui <strong>com</strong>unicò, talvolta, le sue amarezze interiori;<br />
ma padre Bonar<strong>di</strong> era un <strong>uomo</strong> tutto <strong>di</strong> azione e <strong>Uccelli</strong> sentì che quel tasto<br />
non lo toccava. Capì che era più meritorio soffrire da solo.<br />
Un ultimo tocco nei riguar<strong>di</strong> dei confratelli. Più che <strong>di</strong> antipatia, parlerei <strong>di</strong> <strong>di</strong>fficoltà<br />
<strong>di</strong> convivenza con qualcuno dal carattere spigoloso. La benevolenza può<br />
esercitarsi anche nelle situazioni in cui le <strong>di</strong>versità temperamentali fanno soffrire.<br />
E<strong>di</strong>t Stein, entrata nel monastero delle carmelitane, si propose <strong>di</strong> essere pronta,<br />
con un sorriso colmo <strong>di</strong> amore, a tutte le rinunce che le erano imposte in continuazione<br />
da una vita in così stretto contatto con persone <strong>di</strong> <strong>di</strong>versa sensibilità. È il caso<br />
<strong>di</strong> padre <strong>Uccelli</strong>, nei confronti <strong>di</strong> qualche confratello. E<strong>di</strong>t Stein aggiungeva<br />
anche: «Non lasciarsi sfuggire nessuna opportunità <strong>di</strong> farsi, per amore, serva degli<br />
altri». Credo che anche questo si applichi a padre <strong>Uccelli</strong>, vedendo quanti servizi<br />
faceva ai confratelli nel periodo <strong>di</strong> Xuchang. Ma torniamo alle “persone <strong>di</strong> <strong>di</strong>versa<br />
sensibilità”.<br />
C’era tra i confratelli un toscano che si <strong>di</strong>vertiva a punzecchiare gli altri e che<br />
evidentemente dava fasti<strong>di</strong>o al nostro. PADRE Bonar<strong>di</strong> sapeva <strong>di</strong> chi si trattava,<br />
quando leggeva: «È una specie <strong>di</strong> vespa che punge… Ho il piacere <strong>di</strong> <strong>di</strong>rle che<br />
non ho risposto per le rime. …Ora più spesso <strong>di</strong> prima mi punge e mi fa gonfiare<br />
il cuore; le <strong>di</strong>co che lui si vanta <strong>di</strong> fare quello che fa e <strong>di</strong> <strong>di</strong>re quello che <strong>di</strong>ce».<br />
Altra volta: «Se sapesse quante anch’io devo mandarne giù! Delle volte temo<br />
<strong>di</strong> fare delle fatali in<strong>di</strong>gestioni, ma tiro avanti alla meglio. Credo sia l’unico modo<br />
per vivere un pochino meno male… Non propter homines sed propter Deum, e<br />
con questa <strong>di</strong>visa ben indossata non temeremo più né le chiacchiere né i giu<strong>di</strong>zi<br />
degli uomini».<br />
Di un confratello, forse lo stesso, <strong>di</strong>ce: «Un <strong>uomo</strong> <strong>di</strong> una pretensione tale non<br />
l’ho mai trovato e non so se ve ne sono molti (era uno che criticava facilmente)…<br />
Ho informato Monsignore e porto pazienza, ma qualche volta chi sa che non mi<br />
scappi». Perfino le sue prestazioni per portare da un ospedale all’altro quel Padre<br />
che aveva dato segni <strong>di</strong> pazzia, ha suscitato delle critiche.<br />
C’era anche un giovane Padre napoletano che gli dava fasti<strong>di</strong>o, sembra non<br />
tanto per quello che faceva o <strong>di</strong>ceva, ma per quello che non faceva. Lascerà presto<br />
la Cina e anche la Congregazione; ma a <strong>Uccelli</strong> era rimasta un’impressione negativa<br />
che, alla notizia <strong>di</strong> un altro meri<strong>di</strong>onale entrato nell’Istituto e ripartito per certe<br />
ragioni, lo fa essere ingiusto verso tutti i meri<strong>di</strong>onali, secondo il principio “Ex<br />
uno <strong>di</strong>sce omnes”. In seguito ha avuto modo <strong>di</strong> ricredersi, perché a Vicenza ebbe<br />
nel corpo insegnante un Padre calabrese <strong>di</strong> grande pietà e pieno <strong>di</strong> attività, che<br />
morì in concetto <strong>di</strong> santità, si può <strong>di</strong>re fra le sue braccia, e che egli riteneva un<br />
santo.<br />
Una certa irritazione padre <strong>Uccelli</strong> mostra talvolta (negli scritti) verso il padre<br />
Armelloni, l’architetto della missione; e non tanto per il carattere brusco (che non<br />
gli risparmiava rimbrotti), quanto per la gran<strong>di</strong>osità dei suoi progetti che riuscivano<br />
costosi oltre misura. Così almeno pensava <strong>Uccelli</strong>. Non ne <strong>di</strong>scuteva, ma si augurava<br />
a volte che venisse scelto un <strong>di</strong>verso progetto, meno <strong>di</strong>spen<strong>di</strong>oso.<br />
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