Luca Augusto Pietro Uccelli, uomo di dio (Biografia) - saveriani.com

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all’altezza delle nazioni moderne. Il giovane imperatore Guangxu, di appena 23 anni, promulgò nel 1898 alcuni decreti che favorivano le riforme; ma una congiura di palazzo riportò al potere l’imperatrice-vedova Cixi. L’imperatore fu estromesso e praticamente tenuto prigioniero in uno dei palazzi della zona imperiale fino alla morte, avvenuta nel 1908. La Cina ricadde nell’immobilità precedente. In reazione alla penetrazione europea e alle imposizioni dei trattati ineguali, nel 1900 scoppiò l’insurrezione dei Boxer, diretta a cacciare gli stranieri. Le nazioni europee reagirono con ferocia e imposero pesanti pagamenti, in risarcimento dei danni arrecati agli edifici delle Legazioni straniere e alle Missioni. In seguito, nel primo Novecento, sorsero in Cina numerosi movimenti rivoluzionari, tra cui l’Associazione per la rigenerazione della Cina, diretta da Sun Yatsen, un intellettuale cantonese, che guiderà la rivolta contro la dinastia mancese e darà inizio alla Repubblica nel 1911. Padre Pietro Uccelli sarà testimone di questi ultimi avvenimenti. Il cristianesimo in Cina Il primo contatto del Cristianesimo con la Cina avvenne nel secolo VII, con l’entrata dei monaci cristiani, di cui si è parlato più sopra. Erano di tradizione nestoriana e introdussero il cristianesimo, traducendo libri e predicando il Vangelo. Furono favoriti dall’imperatore dell’epoca, ma dopo un paio di secoli, il movimento cristiano venne meno. Nel secolo XIV, sotto la dinastia mongola degli Yuan, entrò a Kambalik — l’attuale Pechino — il francescano Giovanni da Monte Corvino, che ne divenne il primo vescovo. Dopo di lui altri francescani furono in Cina, per brevi periodi, ma del loro lavoro apostolico, svolto specialmente tra la popolazione mongola, non rimasero tracce. Durante la dinastia Ming, due missionari italiani, i gesuiti Michele Ruggeri e Matteo Ricci, nel 1582 ottennero il permesso di risiedere in territorio cinese. Nel 1600 Ricci riuscì a stabilirsi a Pechino. Dopo di allora, vari gesuiti furono accolti, in veste di scienziati, mentre altri — anche di vari Ordini religiosi — poterono predicare la fede. Verso la metà del secolo XVIII il cristianesimo fu deligittimato e i pochi missionari presenti, entrati nella clandestinità, pagarono a volte con la vita il loro zelo apostolico. Solo nella seconda metà del secolo XIX, in seguito ai cosiddetti Trattati ineguali, i missionari poterono diffondere liberamente la religione. Molti missionari, cattolici e protestanti, entrarono allora in Cina e vi svolsero un apostolato fecondo. La Francia si era assunta il protettorato dei missionari cattolici e aveva ottenuto per essi molti privilegi che favorirono la diffusione della fede, ma contribuirono anche a creare nell’opinione pubblica l’idea che i missionari facessero parte del potere politico. Di qui ostilità e persecuzioni. Nel 1900 l’insurrezione dei Boxer, nel suo accanimento xenofobo, infierì anche 62
contro i missionari stranieri e contro gli stessi cinesi, convertiti al cristianesimo. I due primi missionari saveriani, padre Caio Rastelli e il diacono Odoardo Manini, si trovarono coinvolti nella persecuzione dei boxer, che distrusse la missione dello Shanxi settentrionale, dove essi si trovavano. A stento poterono salvarsi con la fuga, mentre i due vescovi francescani, tre missionari, sette suore e vari seminaristi e cristiani furono uccisi. Dopo il 1900, i missionari ripresero le loro attività, non ostacolati dal governo imperiale,né da quello repubblicano. Quanto al metodo, i protestanti si distinsero per un approccio culturale che avrebbe dato frutti a più lunga distanza, creando scuole, università e diffondendo la cultura occidentale; i cattolici, pur non trascurando opere culturali, si dedicarono piuttosto alle opere benefiche e all’apostolato diretto. All’inizio del secolo XX, i cattolici in Cina erano 720.540, mentre i protestanti erano 85.000. Le ragioni di un maggior numero di conversioni da parte dei cattolici è da attribuire, per buona parte, al fatto che i missionari cattolici lavoravano tra la gente del popolo, influenzata dal buddhismo amidista che si attendeva la salvezza da un Essere superiore, Amida, ed era più facilmente disposta a riconoscere in Gesù Cristo l’atteso Salvatore. Al sorgere della Repubblica, negli anni 1911-12, i protestanti avevano triplicato il loro numero, giungendo a circa 230.000 cristiani, ma il numero complessivo dei cattolici raggiungeva già la cifra di 1.400.000. La Provincia del Henan La provincia del Henan si trova al centro della Cina. Il nome significa “A sud del Fiume Giallo”. Attualmente ha un’area di 167.000 kmq.; con una popolazione di circa 60 milioni di abitanti, è tra le province più popolate della Cina. All’epoca della nostra storia, ne contava circa 25 milioni. Storicamente ebbe una grande importanza nei periodi Zhou (771-221 a.C.) e Han (206 a.C.-220 d.C.), durante i quali Luoyang fu capitale dell’impero. Kaifeng divenne capitale nel secolo X sotto la dinastia Song (960-1127 d.C.). La Repubblica Popolare, entrata al potere nel 1949, elevò a capitale Zhengzhou (Chengchow), all’incrocio delle principali linee ferroviarie Pechino-Hankou e Shanghai- Lanchow). Conta attualmente oltre due milioni di abitanti. L’evangelizzazione del Henan cominciò nei primi decenni del 1600 per opera dei gesuiti che vi si recarono saltuariamente e vi fondarono alcune cristianità. Dopo la soppressione della Compagnia di Gesù (1773), i Lazzaristi di san Vincenzo de Paoli, presero il posto dei Gesuiti in vari distretti . Subentrarono anche nel Henan e, non potendo agire liberamente, continuarono l’assistenza dei cristiani in forma clandestina. I nomi più illustri di questo periodo furono il Beato Francesco Regis Clet, ucciso nel 1820 dopo 39 anni di apostolato, e san Gabriele Perboyre, martire nel 1840. Nel 1844, la Santa Sede eresse la provincia del Henan in Vicariato apostolico, 63
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NOTA REDAZIONALE. Le fonti di quest
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CAMPANE A MORTO Quella mattina del
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gli manderà 20.000 grani per far c
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In conclusione, volendo sintetizzar
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Padre, gli fece un altro discorso.
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amiche. In breve fu raccolto un bel
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Padre Uccelli l’accompagnò fino
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Giuseppe perché ci pensasse lui. O
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NUOVO ANNO SCOLASTICO E NUOVI PROBL
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Mons. Conforti ha preparato una cir
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ni, fu approvato lo Statuto per le
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per chiedere al Signore la liberazi
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INCOMINCIANO GLI ACCIACCHI 1930-194
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me si deve». Chiede preghiere per
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Saveriani sono sempre a Sovizzo. Il
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Uccelli usa solo con le anime elett
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ferenti. L’ultima lettera all’a
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PADRE UCCELLI UOMO DI DIO Una doman
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Dio numerose grazie e anche miracol
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preghiere di padre Uccelli, e la pr
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asso, entrativi non si sa come. La
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ma è un po’ claudicante. Se ne a
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E. Mons. Luigi Calza Primo Vicario
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INDICE Prefazione .................
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