Luca Augusto Pietro Uccelli, uomo di dio (Biografia) - saveriani.com
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Cenni storici<br />
L’IMPERO CINESE E IL CRISTIANESIMO<br />
Intratteniamoci un poco su quel paese misterioso, <strong>di</strong> antichissima civiltà, che è<br />
la Cina.<br />
Si ritiene che la prima <strong>di</strong>nastia, ricordata dagli storici cinesi, la <strong>di</strong>nastia Xia, si<br />
sia sviluppata dal 2500 a.C. nella zona <strong>di</strong> Luoyang, nell’attuale provincia del Henan.<br />
Essa fa parte più della preistoria che della storia, Così è della <strong>di</strong>nastia Shang<br />
(ca. 1750-1100 a.C.), anche questa limitata alla zona settentrionale del Henan. Più<br />
nota la <strong>di</strong>nastia Zhou (1100-221 a.C.), durante la quale visse Confucio (551-479<br />
a.C.), <strong>uomo</strong> <strong>di</strong> Stato e filosofo moralista, la cui influenza è durata per secoli. Solo<br />
verso la fine del 3° secolo avanti Cristo, i vari Stati in cui era <strong>di</strong>viso il territorio,<br />
vennero unificati dall’imperatore Shi Huang<strong>di</strong> della <strong>di</strong>nastia Qin (221-207 a.C.).<br />
Varie <strong>di</strong>nastie si succedettero lungo i secoli, alcune effimere, altre gloriose. Ricor<strong>di</strong>amo<br />
la <strong>di</strong>nastia Han (206 a.C-220 d.C.) e quella Tang (618-907 d.C.) per il<br />
loro contributo alla sviluppo del progresso in ogni campo. I cinesi, infatti, lungo i<br />
secoli, coltivarono scienze e arti; crearono la carta e scoprirono la polvere da sparo;<br />
le sete cinesi furono famose in tutto il mondo. Fin dall’antichità coltivarono<br />
l’astronomia e la matematica, mentre l’arte si andò gradatamente raffinando, producendo<br />
ceramiche e porcellane, pitture, sculture e architettura.<br />
Durante la <strong>di</strong>nastia Tang, si ebbero i primi contatti del mondo cristiano con la<br />
Cina, a opera <strong>di</strong> alcuni monaci cristiani, provenienti dalla Siria.<br />
Nel 1200 Marco Polo, veneziano, visse per vari anni in Cina, favorito da Kubilai<br />
Khan, della <strong>di</strong>nastia mongola degli Yuan (1279-1368) che si era impossessata<br />
della Cina verso la fine del 1200. La <strong>di</strong>nastia cinese dei Ming (1368-1644) subentrata<br />
ai mongoli, chiuse il territorio ad ogni influsso straniero.<br />
Nella seconda metà del secolo XIX, <strong>com</strong>inciarono rapporti <strong>com</strong>merciali con la<br />
Compagnia Inglese delle In<strong>di</strong>e; ma avendo questa <strong>com</strong>inciato a importare oppio in<br />
gran<strong>di</strong> quantità, la Cina ne fu allarmata e cercò <strong>di</strong> impe<strong>di</strong>rlo. Da qui la Guerra<br />
dell’oppio (1840-1844) e i conseguenti Trattati, imposti dalla Gran Bretagna e<br />
dalle altre nazioni occidentali. La Cina dovette cedere l’isola <strong>di</strong> Hongkong e fu<br />
obbligata ad aprire <strong>com</strong>mercio estero alcuni porti.<br />
In seguito, anche altre nazioni europee pretesero territori e privilegi. Il popolo<br />
cinese sopportò con amarezza tali imposizioni. Il colmo dell’umiliazione giunse<br />
con la sconfitta, a opera del Giappone nel 1895, che portò alla cessione della<br />
grande isola <strong>di</strong> Taiwan e della penisola <strong>di</strong> Liaodong in Manciuria.<br />
In seguito a queste <strong>di</strong>savventure, si creò un movimento per portare la Cina<br />
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