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Luca Augusto Pietro Uccelli, uomo di dio (Biografia) - saveriani.com

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Un’altra visita la ebbe da un capo brigante, fratello <strong>di</strong> quello che gli aveva salvato<br />

la vita a Niuzhuang. Lo aveva ospite da due giorni in residenza e non sapeva<br />

<strong>com</strong>e liberarsene; con le buone non riusciva, e con le cattive non c’era nemmeno<br />

da pensarci. Gli raccontò tante cose del Lupo bianco. Diceva, tra l’altro, che i soldati<br />

al solo suo nome tremavano <strong>di</strong> paura, mentre i suoi seguaci non desideravano<br />

altro che <strong>di</strong> essere chiamati per qualche impresa. <strong>Uccelli</strong> pensava <strong>di</strong> andare a<br />

Xiangxian, se la strada fosse libera, sperando che durante la sua assenza il brigante<br />

si decidesse ad andarsene. 9 Nella medesima lettera, tocca un altro argomento,<br />

oggetto abbastanza spesso delle sue informazioni: la raccolta <strong>di</strong> bambine abbandonate.<br />

Durante l’anno 1913, ne raccolse 105 che battezzò; una cinquantina morirono,<br />

le altre sopravvissero.<br />

A proposito <strong>di</strong> bambini abbandonati, <strong>Uccelli</strong> parla più <strong>di</strong> una volta<br />

dell’orfanotrofio in costruzione a Zhengzhou, sovvenzionato dall’Associazione<br />

per aiutare i Missionari Italiani all’estero. Il progetto era <strong>di</strong> Padre Armelloni e padre<br />

<strong>Uccelli</strong> spera che non venga approvato, perché i suoi progetti erano sempre<br />

ambiziosi e molto costosi. Più tar<strong>di</strong> ne parla <strong>com</strong>e <strong>di</strong> cosa <strong>com</strong>piuta.<br />

Un altro problema lo interessa ed è l’ospedale <strong>di</strong> Zhuma<strong>di</strong>an (Chumatien), una<br />

città lungo la ferrovia, a sud <strong>di</strong> Xuchang e in territorio dei Padri <strong>di</strong> Milano. Fu costruito<br />

a spese dell’Associazione <strong>di</strong> cui sopra, ma recentemente erano sorti <strong>di</strong>ssapori<br />

con il Vicario apostolico mons. Tacconi. L’Associazione insisteva perché subentrassero<br />

i Saveriani nella gestione. <strong>Uccelli</strong> è in<strong>di</strong>fferente alla cosa, ma <strong>di</strong>ce<br />

che, nel caso, non dovremmo rifiutare per non recare <strong>di</strong>spiacere all’Associazione<br />

che tanto ci ha beneficato: «In fin dei conti, noi ce ne stiamo tranquilli, contenti se<br />

verrà a noi e in<strong>di</strong>fferenti se non verrà». Più tar<strong>di</strong> scriverà che la questione<br />

dell’ospedale <strong>di</strong> Zhuma<strong>di</strong>an pare sia finita; invece sarebbe stato offerto ai Saveriani<br />

l’ospedale della “Concessione Italiana” <strong>di</strong> Tientsin.<br />

Se alcuni articoli firmati <strong>Uccelli</strong> in Fede e Civiltà sono da attribuirsi al padre<br />

Bonar<strong>di</strong> (sono particolarmente quelli <strong>di</strong> carattere generale, riguardanti la Chiesa e<br />

le opere <strong>di</strong> Xuchang o gli usi e costumi o altre particolarità cinesi), altri sono <strong>di</strong><br />

sicura mano del nostro. Quello ad esempio <strong>di</strong> pagina 46 dell’anno 1912, dove si<br />

parla <strong>di</strong> un Mandarino suo amico. Racconta <strong>di</strong> essere stato invitato a pranzo e che<br />

gli fu servito vino europeo che costava almeno quattro dollari; quando partì da<br />

Xuchang il mandarino gli mandò in regalo una bellissima mula e un cavallo; <strong>Uccelli</strong><br />

trattenne il cavallo e rimandò la mula. Poco dopo si vide arrivare la portantina<br />

stessa del Mandarino, del valore <strong>di</strong> circa 250 lire (del 1912), con preghiera <strong>di</strong><br />

tenergliela in residenza finché non l’avesse richiesta, cioè per sempre. «Non ho<br />

mai trovato un Mandarino <strong>di</strong> questo stampo e prego il Signore che me li man<strong>di</strong><br />

sempre così, perché, in questo modo, anche in mezzo a tante e continue sommosse,<br />

si può avere un po’ <strong>di</strong> pace».<br />

Un altro racconto, certamente <strong>di</strong> padre <strong>Uccelli</strong>, è quello che <strong>com</strong>parve in Fede<br />

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9 TEODORI, Virtù e opere, 29.9.1913, pag. 85.<br />

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