Luca Augusto Pietro Uccelli, uomo di dio (Biografia) - saveriani.com
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non lo lasciava mai. Ai raggi, risultò colpito da tubercolosi con una infiltrazione al<br />
polmone destro. Gli fecero una cura <strong>di</strong> streptomicina; terminata la quale fu portato<br />
ai raggi. La donna aveva l’appuntamento per le 9.00, ma essa pensò <strong>di</strong> andare<br />
prima alle Missioni perché le avevano parlato <strong>di</strong> padre <strong>Uccelli</strong>. Partì alle 7.00.<br />
Quando arrivò all’Istituto vi trovò una fila <strong>di</strong> gente che dal portone arrivava fino<br />
alla stanzetta dove c’era padre <strong>Uccelli</strong> (essa <strong>di</strong>ce “alla chiesetta”). «Quasi mi veniva<br />
da piangere — racconta —. Non arriverò in tempo per le 9.00, pensavo. Confidai<br />
la mia pena alla persona che mi stava davanti e subito ci fu passa parola e fui<br />
fatta passare avanti. Come entrai nella stanza vi<strong>di</strong> un fraticello piccolino che mi<br />
<strong>di</strong>sse: Sieda qui e mi racconti la sua storia. Raccontando, piangevo e il bambino si<br />
mise pure a piangere. Padre <strong>Uccelli</strong>, <strong>com</strong>mosso, si mise a piangere anche lui.<br />
Piangeva padre <strong>Uccelli</strong>, aveva le lagrime e si asciugava gli occhi con il fazzoletto.<br />
A un certo momento mi <strong>di</strong>sse: “Su, si faccia coraggio. An<strong>di</strong>amo all’altare, le darò<br />
una bene<strong>di</strong>zione speciale e vedrà che tutto andrà bene”. Fece tenere in mano un<br />
crocefisso a me e al mio bambino. Siamo stati a lungo in preghiera, poi ci <strong>di</strong>ede<br />
una bene<strong>di</strong>zione che non <strong>di</strong>menticherò più per tutta la vita. Deve proprio avercela<br />
messa tutta per ottenere quella grazia per me. Certo, lui partecipò molto alla mia<br />
sofferenza: fu una cosa grande».<br />
La donna portò ai raggi il bambino e attendeva con ansia la risposta. Qualche<br />
giorno dopo il me<strong>di</strong>co <strong>com</strong>inciò <strong>di</strong>cendo:<br />
– Mi <strong>di</strong>ca: è andata a Monte Berico a pie<strong>di</strong>?<br />
– Perché?, essa domandò a sua volta.<br />
– Perché dalle lastre non risulta neppure un segno della malattia, nemmeno tracce<br />
del focolaio, nemmeno un segno della ferita.<br />
Il me<strong>di</strong>co non sapeva spiegarsi e si vedeva che pensava a un miracolo. Essa non<br />
ebbe coraggio <strong>di</strong> <strong>di</strong>re al me<strong>di</strong>co che era stata da padre <strong>Uccelli</strong>. Il bambino era guarito<br />
<strong>com</strong>pletamente. 2<br />
Qui vogliamo far notare che gli episo<strong>di</strong> <strong>di</strong> conversione <strong>di</strong> peccatori sul letto <strong>di</strong><br />
morte o in altre circostanze sono fatti più meravigliosi delle stesse guarigioni. Pure,<br />
qualche altro episo<strong>di</strong>o <strong>di</strong> carattere straor<strong>di</strong>nario merita d’essere ricordato. Si<br />
tratta del fenomeno della bilocazione. Vengono segnalati due o tre casi.<br />
Padre Grazzi, accorso a Vicenza subito dopo la morte del Servo <strong>di</strong> Dio, raccolse<br />
dalle labbra <strong>di</strong> padre Zaltron, nella sera del 28 novembre 1954, il racconto <strong>di</strong> un<br />
<strong>uomo</strong> <strong>di</strong> Asiago che aveva deciso <strong>di</strong> uccidersi. Improvvisamente vide entrare nella<br />
camera un prete piccolo con la barba e i capelli bianchi che gli <strong>di</strong>sse: «Figlio mio,<br />
che cosa stai per fare?...» e <strong>di</strong>sparve. Fu la sorella a venirlo a raccontare ai Padri,<br />
due anni prima della morte <strong>di</strong> padre <strong>Uccelli</strong>, affermando che la descrizione del<br />
fraticello corrispondeva a padre <strong>Uccelli</strong>. Padre Zaltron confermò il fatto al Processo<br />
canonico, tralasciando il particolare, che forse aveva <strong>di</strong>menticato, <strong>di</strong> averlo sentito<br />
dalla sorella. «Del resto — proseguì a raccontare padre Zaltron, in quella sera<br />
— la signorina Maria Mistè mi raccontò <strong>di</strong> essere stata risanata due volte per le<br />
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2 Summarium, pag.415-418.<br />
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