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Luca Augusto Pietro Uccelli, uomo di dio (Biografia) - saveriani.com

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che certe cose siano scritte dal Superiore. Avevo scritto quattro pagine <strong>di</strong> protocollo<br />

e poi le ho date alle fiamme, invece <strong>di</strong> portarle alla posta. Dopo me ne pentii,<br />

ma non mi venne più voglia <strong>di</strong> scrivere su tale melanconico argomento».<br />

Che cosa turbò l’animo <strong>di</strong> padre <strong>Uccelli</strong>, tanto da bruciare lo scritto? Forse perché<br />

il padre Pelerzi li lasciò nei guai ed egli non voleva denunciare, nemmeno<br />

privatamente, un confratello? Forse era questo il motivo per cui doveva essere,<br />

semmai, il Superiore a scriverne?<br />

Il padre Ermanno Zulian, trovandosi molti anni dopo a Niuzhuang, domandò<br />

alla gente che cosa fosse realmente successo. Il fatto era già <strong>di</strong>venuto leggenda.<br />

La gente raccontava che il padre Pelerzi, senza perdere il suo sangue freddo, aveva<br />

cercato <strong>di</strong> calmare i briganti, offrendo un tè. Con questo pretesto era entrato<br />

nella stanza accanto, e invece <strong>di</strong> rientrare, se l’era data a gambe, per una porta posteriore,<br />

chi <strong>di</strong>ce vestito da vecchia, chi afferma che fuggì velocemente a cavallo.<br />

I ladri, per timore che chiamasse i soldati, se ne sarebbero andati. 4 Probabilmente<br />

non si trattò <strong>di</strong> una fuga così rocambolesca, ma <strong>di</strong> fatto Pelerzi sparì e i due rimasti<br />

furono minacciati <strong>di</strong> morte.<br />

Il capo era conosciuto <strong>com</strong>e un <strong>uomo</strong> crudele, ma peggio <strong>di</strong> lui era un altro che<br />

minacciava <strong>di</strong> uccidere i missionari. Per fortuna, un “buon ladrone” si intromise,<br />

allontanò in maniera spiccia, l’arma del <strong>com</strong>pagno, rimproverandolo e spingendolo<br />

da parte. Padre Garbero scrive che quel ladrone era cristiano. Egli aggiunge anche<br />

che, «stando a quanto si sentì raccontare dopo, a padre <strong>Uccelli</strong> rincresceva <strong>di</strong><br />

morire, solo perché quella era la morte <strong>di</strong> un topo in trappola, non da martire; per<br />

cui, nello spasimo dell’avventura, avrebbe gridato ai briganti: Almeno tentate <strong>di</strong><br />

farmi rinnegare la fede!». 5 Naturalmente l’ultimo tratto è frutto delle canzonature<br />

dei confratelli.<br />

Il 3 giugno <strong>Uccelli</strong> fece a Bonar<strong>di</strong> un nuovo cenno all’avventura. Comunicò<br />

che era stato ucciso Kuo Shin, il capo della banda che aveva fatto passar loro un<br />

brutto quarto d’ora a Niuzhuang. Mentre fuggiva a cavallo una palla <strong>di</strong> fucile lo<br />

aveva steso morto. I soldati ne <strong>di</strong>staccarono subito la testa e la mandarono a Kaifong,<br />

la capitale della provincia.<br />

In una lettera a Conforti del 20 agosto 1913 padre <strong>Pietro</strong> <strong>com</strong>unica che nove<br />

dei <strong>di</strong>eci briganti che li avevano assaliti, erano morti (cioè erano stati giustiziati).<br />

«Il più terribile <strong>di</strong> quei malfattori, quello che a <strong>di</strong>verse riprese cercò <strong>di</strong> toglierci la<br />

vita, fu scorticato vivo. Il più buono, cioè quello che ci ha salvati imponendosi agli<br />

altri briganti perché non ci uccidessero, è ancora vivo. Da ciò si può capire che<br />

nostro Signore, anche in questo mondo fa giustizia». Pare sia lo stesso brigante,<br />

che unitosi poi al famoso Pelang, ha salvato anche il padre Brambilla.<br />

«Nel tentativo <strong>di</strong> far cessare la piaga del ban<strong>di</strong>tismo, i governatori <strong>di</strong> varie province<br />

fecero la proposta <strong>di</strong> concedere un’amnistia e <strong>di</strong> arruolare le bande<br />

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4 ZULIAN, Gioia, pag. 26-27. In Almanacco Saveriano 1927, pag. 31-32, pag. Pelerzi, scrivendone<br />

quin<strong>di</strong>ci anni dopo, racconta l’episo<strong>di</strong>o con evidenti esagerazioni: i briganti, da 10 <strong>di</strong>vengono<br />

una trentina, e la sua fuga appare eccessivamente rocambolesca.<br />

5 GARBERO, I missionari <strong>saveriani</strong> in Cina, pag. 102.<br />

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