Luca Augusto Pietro Uccelli, uomo di dio (Biografia) - saveriani.com

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affidandola ai Lazzaristi francesi. Nel 1869 il Vicariato passò ai missionari di San Calogero di Milano. Mons. Simone Volonteri fu nominato Vicario apostolico nel 1873; qualche anno dopo, egli propose la divisione della missione, creando un Vicariato al di là del Huang he ( Fiume Giallo) nel Henan settentrionale, che fu affidato a mons. Scarsella, dello stesso Istituto. Tuttavia il Vicariato del Henan Meridionale risultava ancora troppo esteso per essere gestito dal piccolo gruppo dei Missionari di Milano. I Saveriani nel Henan Dopo che si era chiusa l’esperienza dello Shanxi per la morte del padre Caio Rastelli e il ritorno in patria di Odoardo Manini, mons. Conforti — come si è visto — aveva ottenuto di inviare quattro suoi giovani missionari nella provincia del Henan, alle dipendenze di mons. Simone Volontari. I primi quattro saveriani furono i padri Luigi Calza, Giovanni Bonardi, Antonio Sartori e Giuseppe Brambilla. Erano partiti da Parma nel marzo 1904. Dopo qualche mese di studio della lingua, padre Luigi Calza, che dirigeva il piccolo gruppo, e il padre Brambilla furono mandati al nord, nella piccola città di Xiangxian (Hsiang-hsien) — 20.000 abitanti circa — che doveva divenire il centro della loro futura missione. Vi arrivarono il 23 o 24 giugno 1904. Vi trovarono soltanto una residenza con tre piccole stanze per i Padri, e altre case, ancora più piccole, per i catechisti. Una più larga costruzione serviva da scuola; la chiesa era piccola, ma sufficiente per i pochi cristiani di allora. 1 Ai Saveriani era stata assegnata la zona impervia del nord-ovest, quasi senza cristiani. Fu specialmente il padre Cattaneo, succeduto come Vicario apostolico a mons. Volonteri, ad assegnare ai Saveriani anche la cristianità di Xuchang, sulla linea ferroviaria Pechino-Han-kou, con un certo numero di cristiani. Fece invece problema l’assegnazione di tre sottoprefetture, a ovest della ferrovia, che geograficamente facevano parte della zona affidata ai Saveriani, ma che politicamente erano subalterne della prefettura di Kaifeng. In fine trionfò la carità fraterna e il buon senso. Il 15 maggio 1906 Propaganda Fide pubblicava il Decreto di divisione del Vicariato e costituiva la Prefettura apostolica del Henan occidentale, nominando prefetto il padre Calza. I cristiani sparsi per il vasto distretto affidato all’Istituto di Parma erano circa 800. I Saveriani, specialmente nelle campagne, si trovarono a lavorare tra gente naturalmente buona e disposta al cristianesimo. ---------------- 1 TEODORI, Missioni in Cina e legislazione saveriana, pag. 137-138 [FCT 14]; Parma nell’Estremo Oriente, [numero unico], Parma, ISME, 21 aprile 1912, pag. 26. 64
BAICHUAN – IL PRIMO AMORE (1906-1907) Il 5 dicembre 1906, padre Uccelli scrive da Xiangxian una lettera a mons. Conforti per ringraziarlo delle «carissime Sue che conservo e rileggo sempre con piacere e vantaggio». Purtroppo queste «carissime» lettere non ci sono più. La vita avventurosa di padre Uccelli in Cina, i cambiamenti di residenza, hanno fatto perdere quello che il nostro considerava un tesoro a cui ritornare spesso per piacere e vantaggio. L’unica lettera, ricevuta in Cina e conservata, è del 31 agosto 1918, quasi alla vigilia del suo richiamo in Italia. Nella lettera a Conforti, Uccelli promette di scrivergli più a lungo, dalla sua «cara residenza di Baichuan (leggi:Peciuang)»: forse vi si era già trasferito dall’inizio di dicembre o forse addirittura in novembre. Baichuan era un paesino a pochi chilometri da Xiangxian. ‘Pe’ significa bianco, e ‘chuang’ è villaggio. Otto anni prima non c’era nemmeno un cristiano. Nel 1898 erano stati battezzati i primi dodici cristiani. Apostolo era stato un fumatore d’oppio che aveva avuto contatto con mons. Simone Volonteri a Nanyang — 200 chilometri di distanza — e ne aveva ricevuto un’impressione incancellabile; tanto che tornato al villaggio non faceva che magnificare la bontà e la cortesia del missionario da lui incontrato. Egli si rivolse poi al padre Colombo, residente a Xiangxian, e cominciarono così le conversioni. Nel 1905 vi avevano lavorato i padri Calza e Bonardi e i cristiani erano cresciuti di una trentina. Ora toccava a padre Uccelli. Naturalmente aveva un catechista che l’aiutava; ma bisognava pensare anche alle donne, che — secondo l’antico costume cinese — non potevano essere avvicinate direttamente dal catechista o dal Missionario. Uccelli fece venire una catechista da Luyi, dove ce n’erano varie. Scrisse a suo padre il 1° gennaio 1907, dicendo che di salute stava bene, ma che c’era un freddo eccessivo. Cercava di difendersi come poteva, proteggendo i piedi con due calze europee corte e due lunghe; al di sopra di queste, indossava altre due calze cinesi di tela, imbottite di bambagia. Le scarpe erano pure di tela, con suole alte due dita, anch’esse imbottite. Mutande lunghe europee e calzoni cinesi imbottiti. «I calzoni si tirano su fino alle ascelle — scrive — e si legano, perché bottoni non ce ne sono neanche a pagarli. Al di sopra di tutto una specie di tonaca, anche questa imbottita, abbottonata al lato destro e tenuta aderente al corpo da una fascia. Dopo la veste, il panciotto». Fa sapere che i cinesi hanno anche una vesticciola per le orecchie: due cuori di tela con cui le coprono. Chi sa come lo avranno immaginato i parenti con tutte quelle imbottite addosso! Racconta poi che, quel giorno, 1° gennaio, erano arrivati alcuni cristiani da un 65
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NOTA REDAZIONALE. Le fonti di quest
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Padre, gli fece un altro discorso.
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Padre Uccelli l’accompagnò fino
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NUOVO ANNO SCOLASTICO E NUOVI PROBL
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INCOMINCIANO GLI ACCIACCHI 1930-194
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