Luca Augusto Pietro Uccelli, uomo di dio (Biografia) - saveriani.com
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nell’esercito; ma i ban<strong>di</strong>ti — scientes quia mo<strong>di</strong>cum tempus habent — sapendo<br />
d’aver poco tempo, rubano, ammazzano con una lena e una costanza degne <strong>di</strong> miglior<br />
causa». <strong>Uccelli</strong> ha poca fiducia nel provve<strong>di</strong>mento.<br />
Molte famiglie si sono rifugiate nei cortili della missione, per timore delle piccole<br />
bande <strong>di</strong> saccheggiatori; ma un più grave pericolo sovrasta la popolazione. Si<br />
tratta <strong>di</strong> un nuovo brigante, chiamato Pelang, il Lupo bianco (Pailang in pinyin).<br />
Padre <strong>Uccelli</strong> ne parla a mons. Conforti in una sua lettera dell’8 giugno 1913: «Ora<br />
abbiamo un altro Capo-ladro, mille volte più famoso <strong>di</strong> quello testé morto<br />
(quello dell’assalto a Niuzhuang). Si chiama Pelang ed esercita la sua mercatura<br />
(sic) nella Missione <strong>di</strong> quei <strong>di</strong> Milano (ossia nel Henan meri<strong>di</strong>onale). Si <strong>di</strong>ce abbia<br />
già occupata una città, Tangxian, e che avendo ucciso il mandarino, lui stesso la<br />
faccia da mandarino. Comanda sei mila uomini, tutti armati all’europea e aventi<br />
cavalli e cannoni, rubati, s’intende, ai soldati» 6 .<br />
Qualche giorno dopo, il 19 giugno, altra lettera al Fondatore con ulteriori notizie:<br />
«Lushan e Yuzhou sono state assalite dai “ladri” e prese. Hanno rubato e<br />
messo a fuoco moltissime case, e poi sono partiti con carri carichi <strong>di</strong> argento».<br />
Aggiunge che Xiangxian è in pericolo, ma che il governo ha mandato molti<br />
soldati a <strong>di</strong>fenderla. A Xuchang erano arrivate due spie <strong>di</strong> Pelang; furono prese e<br />
torturate finché non confessarono <strong>di</strong> essere state mandate da Pelang. Furono fucilate<br />
a 150 passi dalla residenza del padre <strong>Uccelli</strong>.<br />
Padre Brambilla a Yuzhou passò un brutto quarto d’ora: lo racconta lui stesso.<br />
Domenica, avanti giorno, 3.000 ladri <strong>di</strong> Pelang entrarono in città, dopo <strong>di</strong> aver ucciso<br />
i custo<strong>di</strong> alle porte. Una parte impegnò battaglia con i soldati, mentre gli altri<br />
si erano dati a un saccheggio spietato. Una ventina <strong>di</strong> briganti entrarono in chiesa,<br />
sfondando la porta, mentre il Padre stava preparandosi per la Messa. Rovistarono<br />
dappertutto e portarono via buona parte della roba della missione. Due briganti<br />
minacciarono <strong>di</strong> uccidere il missionario, ma uno <strong>di</strong> loro si intromise a <strong>di</strong>fenderlo.<br />
Poi arrivò <strong>di</strong> corsa un altro brigante (un certo Hsing <strong>di</strong> Baichuan, conosciuto dai<br />
missionari), inviato da Pelang in persona a <strong>di</strong>fendere il Padre; anzi gli <strong>di</strong>sse che<br />
Pelang lo voleva vedere; ma la battaglia durò fino a sera e l’incontro non si poté<br />
avere. È un fatto che Pelang non voleva che si facesse del male ai missionari. 7<br />
Anche mons. Calza scrive <strong>di</strong> Pelang e racconta il saccheggio subito dalle città<br />
<strong>di</strong> Lushan e Yuzhou. Nelle chiese i mobili furono fatti a pezzi, gli oggetti sacri rubati<br />
o rovinati, <strong>com</strong>prese le statue, il tabernacolo e i paramenti. La lettera è del 4<br />
luglio e <strong>di</strong>ce che il Pelang ha lasciato l’Henan <strong>di</strong>retto alla città <strong>di</strong> Sian nello Shaanxi.<br />
8<br />
Fede e Civiltà parla ripetutamente del capo briganti durante gli anni 1913-<br />
1914. Più volte gli furono mandati contro dei veri eserciti, ma in una maniera o in<br />
un’altra, era sempre fuggito o aveva ad<strong>di</strong>rittura sbaragliato le truppe governative.<br />
Padre <strong>Uccelli</strong> ne scrive spesso al Fondatore. Si <strong>di</strong>ce che gli abbiano schierato<br />
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6 TEODORI, Virtù e opere, 8.6.1913, pag. 80.<br />
7 BRAMBILLA, in “Fede e Civiltà”, X(1913), pag. 154-156.<br />
8 CALZA, in “Fede e Civiltà”, X(1913), pag. 126-128.<br />
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