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Luca Augusto Pietro Uccelli, uomo di dio (Biografia) - saveriani.com

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stro pregare sia fatto <strong>di</strong> uniformità al volere <strong>di</strong> Dio e allora il male <strong>di</strong>venta sopportabile<br />

e meritorio. Quando la croce pesa troppo sulle nostre deboli spalle, <strong>di</strong>ciamo<br />

a Gesù benedetto che ci faccia da Cireneo. Sa che Melania, inferma, ha bisogno <strong>di</strong><br />

parole <strong>di</strong> fede e quin<strong>di</strong> ritorna spesso sull’argomento: «Pensiamo che i Santi andavano<br />

in cerca <strong>di</strong> croci e noi facciamo fatica a sopportare quelle che la Divina<br />

Provvidenza ci manda. Doman<strong>di</strong>amo al Signore la grazia <strong>di</strong> poter portare con merito<br />

le croci, per purificare sempre più la nostra anima e per ottenere tante grazie<br />

alla sconvolta umanità.<br />

La guerra continua, sempre più minacciosa e cruenta; la <strong>di</strong>ocesi <strong>di</strong> Vicenza ha<br />

indetto un triduo <strong>di</strong> preghiere in penitenza e riparazione, culminato in una solenne<br />

processione alla Madonna <strong>di</strong> Monte Berico. <strong>Uccelli</strong> vi ha partecipato con profonda<br />

<strong>com</strong>mozione.<br />

Intanto, a sette mesi dalla morte <strong>di</strong> mons. Rodolfi. è stato nominato il suo successore<br />

nella persona <strong>di</strong> mons. Carlo Zinato, Cancelliere della curia patriarcale <strong>di</strong><br />

Venezia. Padre <strong>Uccelli</strong> si sente in obbligo <strong>di</strong> partecipare al rito <strong>di</strong> consacrazione,<br />

malgrado i suoi acciacchi. Lo fa con estrema fatica e torna a casa con un mal <strong>di</strong><br />

ventre così forte e insistente da fargli temere <strong>di</strong> non riuscire ad arrivare a Vicenza.<br />

Ai primi <strong>di</strong> settembre, dopo l’armistizio, l’Italia precipitò nel caos. I tedeschi<br />

sbaragliarono l’esercito italiano e iniziarono le deportazioni. Molti uomini fuggirono<br />

nei monti e iniziarono la lotta partigiana. I soldati tedeschi occuparono le città<br />

e ogni centro <strong>di</strong> qualche importanza. Padre <strong>Uccelli</strong> fa sapere che a Vicenza i tedeschi<br />

erano dappertutto, ma che erano buoni, se non venivano maltrattati dai nostri.<br />

Nel timore che la città <strong>di</strong>venisse centro <strong>di</strong> scontri armati od oggetto <strong>di</strong> bombardamenti<br />

alleati, il 14 ottobre la <strong>com</strong>unità saveriana <strong>di</strong> Vicenza si trasferì a Sovizzo,<br />

un paesino a <strong>di</strong>eci chilometri dalla città. Vennero ospitati in una villa, offerta<br />

dal Commendatore Curti, la quale, però, ben presto sarà occupata per metà dagli<br />

ufficiali tedeschi. Padre <strong>Uccelli</strong> rimase in città. Il 26 ottobre il <strong>com</strong>ando tedesco<br />

fece occupare la casa <strong>di</strong> Viale Trento dai propri soldati dell’aviazione.<br />

Il mal <strong>di</strong> ventre va e viene; a volte è fortissimo. <strong>Uccelli</strong> si domanda se non si<br />

tratti <strong>di</strong> un’ulcera, ma pare che non si sia ancora rivolto ai me<strong>di</strong>ci. Invece, si propone<br />

<strong>di</strong> soffrire e offrire al Signore in sconto dei suoi peccati e a bene<strong>di</strong>zione <strong>di</strong><br />

quanti lo hanno beneficato.<br />

A Brescia, il 29 settembre era morto il fratello <strong>di</strong> padre <strong>Uccelli</strong>, Luigi, «un lavoratore<br />

e un cristiano esemplare». A fine mese muore una benefattrice <strong>di</strong> 98 anni<br />

e 8 mesi, la signora Bevilacqua da cui aveva ricevuto la famosa statuetta <strong>di</strong> san<br />

Giuseppe; qualche tempo prima era morta anche la domestica che aveva fatto da<br />

tramite al dono.<br />

A febbraio 1944 <strong>Uccelli</strong> deve andare ancora a Parma per il Consiglio <strong>di</strong>rettivo.<br />

Il viaggio in treno sarà stato, <strong>com</strong>e il solito, <strong>di</strong>sastroso; o forse più del solito. Il<br />

peggio lo ebbe all’arrivo, quando il suo mal <strong>di</strong> pancia si aggravò talmente che fu<br />

costretto a rimanere per un certo tempo alla Casa Madre. Qui appare la prima volta<br />

la frase in francese che ripeterà spesso nelle sue lettere a Melania: Tout ce que<br />

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