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Luca Augusto Pietro Uccelli, uomo di dio (Biografia) - saveriani.com

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parlare col me<strong>di</strong>co. Questi le <strong>di</strong>sse: «Signora, è cieca? Non vede che suo figlio è<br />

guarito?... È guarito <strong>com</strong>pletamente. Io non so <strong>com</strong>e sia successo, ma è veramente<br />

guarito». Dopo due giorni lo portarono a casa.<br />

Gli altri casi sono più recenti, anche perché i testimoni al Processo ricordavano<br />

i fatti più presenti alla memoria.<br />

La sig.ra Mira Fanin racconta che suo padre nel 1980 cadde da un’implacatura,<br />

dall’altezza <strong>di</strong> sette metri. Rimase molto ammaccato, ma non in pericolo <strong>di</strong> vita.<br />

Diceva: “Se non ci fosse stato il mio fraticello!” — chiamava così padre <strong>Uccelli</strong>.<br />

La figlia è convinta che l’abbia invocato nel momento <strong>di</strong> cadere e forse anche che<br />

l’abbia visto.<br />

La stessa racconta un altro, fatto accaduto più tar<strong>di</strong>, verso la fine degli anni ’90.<br />

Aveva suggerito a un’amica <strong>di</strong> pregare padre <strong>Uccelli</strong> per ottenere la grazia <strong>di</strong> un<br />

bambino. Essa stessa si unì, scrivendo una preghiera sul registro che era sopra la<br />

tomba. Nel frattempo l’amica andò a un centro specializzato <strong>di</strong> Verona e si sentì<br />

<strong>di</strong>re che non avrebbe mai avuto figli. Allora, con angoscia, <strong>di</strong>sse alla Fanin: «Il<br />

tuo padre <strong>Uccelli</strong> ha barato», e raccontò della visita a Verona. La Fanin <strong>di</strong>sse:<br />

«Non è finita! Quando meno te l’aspetterai rimarrai incinta». Quando fece la sua<br />

deposizione <strong>di</strong>sse: «È nato il bambino e ora ha tre<strong>di</strong>ci mesi».<br />

Nel 1997-98 la sig.na Paola Andriolo cercava ansiosamente un lavoro e si rivolse<br />

a padre <strong>Uccelli</strong>. Una notte ebbe un sogno. Lo vide davanti a sé, press’a poco<br />

<strong>com</strong>e appare nella fotografia. Con un leggero movimento della mano le <strong>di</strong>sse: «Il<br />

tuo lavoro è assicurato, ma porta pazienza, perché prima devo pensare ad altri».<br />

Sic<strong>com</strong>e le cose non cambiavano, pensava: Un sogno è un sogno… Ma un giorno<br />

vide un avviso sul giornale: «Cercasi persona italiana, con conoscenza <strong>di</strong> lingua<br />

inglese, presso la caserma Ederle». Telefonò e fu subito assunta. «Allora — si <strong>di</strong>sse<br />

— il sogno era vero!».<br />

Il Sig. Felice Novero, abitante a Torino, racconta della figlia, Serena, che ebbe<br />

un incidente stradale a Pieve <strong>di</strong> Cadore il 25 luglio 1994, con conseguenze gravissime:<br />

rottura bilaterale dei femori, asportazione della milza e drenaggio del fegato,<br />

stato <strong>di</strong> <strong>com</strong>a per trauma cranico. Per un <strong>com</strong>plesso <strong>di</strong> circostanze il Sig. Felice<br />

e sua moglie, non volendo essere troppo lontani dalla figlia, si trovarono ad essere<br />

ospiti dei Missionari <strong>saveriani</strong> <strong>di</strong> Vicenza. Qui assistettero al quoti<strong>di</strong>ano spettacolo<br />

<strong>di</strong> gente che si recava sulla tomba del padre <strong>Uccelli</strong>. Intanto, la situazione <strong>di</strong><br />

Serena, anziché migliorare pareva aggravarsi. Fu allora che padre Viola invitò i<br />

due genitori a rivolgersi al Servo <strong>di</strong> Dio. Lo fecero con fervore, recandosi sulla<br />

tomba tutte le sere. Da quel momento <strong>com</strong>inciò un cambiamento inspiegabile.<br />

«Sembrava che tutto avvenisse <strong>com</strong>e risposta continua e <strong>di</strong>retta ad ogni nostra ben<br />

determinata richiesta: che venissero trovati quei virus, che fossero guidate le mani<br />

dei chirurghi, che fosse risolta quella specifica indagine endoscopica fino allora<br />

fatta senza esito… Si aggiunse la scoperta <strong>di</strong> un pericolosissimo embolo ancorato<br />

all’interno dell’aorta…». In breve: «La somma <strong>di</strong> questi “mirati interventi<br />

dall’alto”, portarono Serena verso una guarigione <strong>com</strong>pleta».<br />

La storia però non finisce qui. Serena, guarita, stu<strong>di</strong>a economia e <strong>com</strong>mercio,<br />

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