Luca Augusto Pietro Uccelli, uomo di dio (Biografia) - saveriani.com

sceva e si rifiutò di andare. Uccelli mandò di nuovo a chiamarla. Finalmente essa
ci andò e lui le disse parole di conforto, mostrando di conoscere la sua penosa situazione.
Qualche tempo dopo le morì il fratello e quando essa andò di nuovo da
padre Uccelli, egli le disse: «Lo sapevo che tuo fratello stava per partire… Prima
di me che sono vecchio. Però vado via anch’io, vado via anch’io…. Io pregherò
per te, da vivo e da morto».
Nel 1952 un papà che aveva un figlio poliomielitico ricoverato a Bologna, andò
da padre Uccelli a chiedere consiglio. Gli disse: «Mio figlio poliomielitico — e
gli spiegò la situazione — vuole che lo andiamo a prendere e portarlo a casa…».
Padre Uccelli, quasi gridando, disse: «Vada, vada subito, lo porti a casa». Poco
tempo dopo venne l’inondazione e non sarebbe stato più possibile andarlo a prendere
e nemmeno andarlo a visitare; inoltre, in quel luogo, il ragazzo veniva trattato
male e pareva che padre Uccelli, in qualche maniera, l’avesse saputo.
Altre cose ha mostrato di conoscere in modo non spiegabile. Sul letto di morte
mostrò di sapere che sua sorella Teresa l’aveva già preceduto in paradiso. A una
ragazza incinta che aveva subito violenza, raccomandò di perdonare l’aggressore
e le disse che le sarebbe nata una bella bambina e che sarebbe nata di sabato. Invece
il mercoledì cominciarono le doglie. Trovandosi sola in casa, telefonò a padre
Uccelli che le disse: «Non preoccuparti; non nasce oggi la bambina, verrà sabato».
E così fu. 7
In ultimo dobbiamo ricordare che padre Uccelli fu chiamato varie volte per fenomeni
strani che succedevano in alcune case o ad alcune persone. Fenomeni nei
quali si riteneva che ci fosse, in qualche modo, l’intervento degli spiriti maligni.
Sappiamo che in Cina ebbe a fare degli esorcismi per casi di possessione diabolica,
ma in Italia sembra che non abbia mai esercitato tale ministero; anzi, richiesto
dal Vescovo di Vicenza, mons. Zinato, per un presunto caso di possessione
diabolica, quando era in età avanzata, rispose che l’esorcismo richiedeva forza
fisica che egli più non possedeva. Forse la sua esperienza cinese gli aveva insegnato
qualche cosa in questo campo. Invece ebbe a che fare con quei fenomeni
che gli specialisti chiamano di infestazione. 8 Altri li catalogano con “l’oscuro
mondo del maleficio”. 9 Il vescovo Andrea Gemma affronta con trepidazione questo
argomento, ma dichiara che la sua ormai ricca esperienza di esorcista, gli fa dire
che questo è il più diffuso strumento del diavolo per nuocere all’uomo. Purtroppo
in questo campo incontra la complicità di uomini che invocano il suo intervento
per recare male a qualche persona. Spesso il maleficio arriva sotto forma
di un oggetto, carico di potenza malefica. 10 Padre Uccelli confessava di aver veduto
con i propri occhi oggetti strani, di solito nascosti dentro al cuscino o nel mate-
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7 Summarium, pag. 269-270, 202, 441-442.
8 Cf. CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA, La Verità vi farà liberi. 2: Catechismo degli Adulti,
Citta del Vaticano, Libreria Editrice Vaticana, 1995, pag. 194.
9 GEMMA Andrea, Io, vescovo esorcista, Milano, Mondatori, 2002, pag. 116.
10 BALDUCCI Corrado, Il diavolo, Casale Monferrato, Piemme, 1994, pag. 3112ss.
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