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Luca Augusto Pietro Uccelli, uomo di dio (Biografia) - saveriani.com

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conobbe la sua signora, della quale <strong>di</strong>sse che era la migliore europea che si trovasse<br />

a Pechino, e che da lei sperava qualche aiuto per la sua chiesa e per i suoi cristiani<br />

poveri.<br />

Una nota appare spesso nelle lettere a padre Bonar<strong>di</strong>, ed è il timore <strong>di</strong> essere<br />

nominato a succedere al Superiore ecclesiastico nel governo della missione, nel<br />

periodo in cui mons. Calza sarà in Italia per l’or<strong>di</strong>nazione episcopale. Più esplicita<br />

la lettera del 27 novembre nella quale <strong>di</strong>ce che mons. Calza gli ha prospettato,<br />

privatamente, <strong>di</strong> dovere essere il “Cireneo” nel tempo dell’assenza. L’ha pregato<br />

inutilmente <strong>di</strong> aver <strong>com</strong>passione <strong>di</strong> lui, ma non ha cavato un ragno dal buco. Si<br />

lamenta anche con Bonar<strong>di</strong> perché non ha fatto nulla o poco per impe<strong>di</strong>re che gli<br />

fosse addossato un peso mille volte superiore alle sue povere spalle. Nuovo accenno<br />

nella lettera del 18 <strong>di</strong>cembre.<br />

Mons. Calza non è ancora partito, e nel frattempo padre <strong>Uccelli</strong> ha dovuto già<br />

prendere in mano la situazione. Ne scrive a Bonar<strong>di</strong> il 23 <strong>di</strong>cembre:<br />

«Le <strong>di</strong>rò solo che faccio ogni possibile per trattar bene tutti i <strong>com</strong>pagni, senza<br />

<strong>di</strong>stinzione, e che per paga alcuni, non c’è bisogno <strong>di</strong> far nomi, mi pagano <strong>di</strong> pou<br />

fou, solenni e visibili anche ai ciechi. Godo <strong>di</strong>rle che con i confratelli non mi sono<br />

mai scappati i cavalli e <strong>di</strong> ciò sono contento».<br />

In calce alla lettera, <strong>di</strong>ce che converrà ormai vestire all’europea, sia per ragioni<br />

<strong>di</strong> risparmio e sia anche «per non farsi ridere <strong>di</strong>etro». Già da qualche anno, i misionari<br />

ultimi venuti, avevano sentito il vento che spirava e forse già vestivano<br />

all’europea; certamente ciò avveniva nelle gran<strong>di</strong> città.<br />

Finalmente, il 30 <strong>di</strong>cembre, mons. Calza gli <strong>di</strong>sse espressamente <strong>di</strong> sostituirlo<br />

nella sua assenza. Al pericolo dei briganti e all’ansia per i moti rivoluzionari, si è<br />

aggiunta ora la nomina: «Creda che la testa l’ho proprio piena e il cuore gonfio.<br />

Anche in tempo <strong>di</strong> pace avrei voluto rimanere al mio antico posto; in tempo <strong>di</strong><br />

guerra, s’immagini lei <strong>com</strong>e mi possa trovare con tale nomina. …Oh, buon Dio!<br />

Che farò mai in questa nuova carica, tanto ambita da alcuni quanto temuta da me?<br />

Sit venia verbo. Se lei potesse leggere nel mio cuore, mi darebbe piena ragione e<br />

mi chiamerebbe un pover’<strong>uomo</strong>. Le <strong>di</strong>fficoltà che troverò saranno tali e tante, da<br />

farmi perdere quei pochi capelli che ho ancora. Mi rac<strong>com</strong>ando, speciali modo, alle<br />

sue preghiere e a quelle delle anime buone».<br />

Fa una certa impressione la forte ritrosia <strong>di</strong> padre <strong>Uccelli</strong> ad assumere una tale<br />

responsabilità. Certo è dovuto alla sua umiltà, ma in parte, si può anche attribuire<br />

a quella timidezza, acquisita nell’infanzia trascorsa senza l’ombra protettrice della<br />

madre.<br />

Quasi alla fine della sua gestione, <strong>Uccelli</strong> poteva scrivere a mons. Conforti:<br />

«Non ho nulla da lamentarmi dei confratelli, i quali, tutti senza eccezione <strong>di</strong> sorta,<br />

sono deferenti e ubbi<strong>di</strong>enti, molto più <strong>di</strong> quanto avrei potuto credere».<br />

In altra lettera, racconta che il Ministro italiano a Pechino, il Conte Sforza, ha<br />

mandato a Xuchang, per la <strong>di</strong>fesa dei missionari, 20 fucili Witerly e un cannoncino,<br />

che quattro uomini trascinano a stento. I cinesi hanno guardato con molta curiosità<br />

e «con timore più che reverenziale» le armi fornite dal Ministro, «ma non<br />

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