Luca Augusto Pietro Uccelli, uomo di dio (Biografia) - saveriani.com
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IL RITORNO IN ITALIA<br />
(1919)<br />
Cenni velati <strong>di</strong> un provve<strong>di</strong>mento a suo riguardo, a una croce che si preparava<br />
per lui, appaiono nelle lettere a Melania <strong>di</strong> aprile, settembre e ottobre 1918. In<br />
quella <strong>di</strong> ottobre scrive: «Dico solo che non so <strong>di</strong> qual morte debbo presto morire.<br />
Quando riceverà questa mia, saprà già che ne sarà del povero don <strong>Uccelli</strong>».<br />
Il 21 febbraio 1919 i Padri erano radunati a Xiangxian per gli Esercizi spirituali.<br />
Padre <strong>Uccelli</strong> ha un forte mal <strong>di</strong> denti e una buona febbre. Il 3 aprile scrive a<br />
padre Popoli una frase misteriosa: «Non so quale vento vuole sra<strong>di</strong>care <strong>di</strong>verse<br />
piante, non molte per fortuna, e le vuole portare assai lontano. Le più giovani,<br />
perché non hanno ra<strong>di</strong>ci, e le più vecchie, alle quali le ra<strong>di</strong>ci non servono più, devono<br />
stare sull’attenti». Il 18 giugno riprende l’argomento: «Saprà che il cielo è<br />
un po’ grigio e che fra poco una bufera sra<strong>di</strong>cherà qualche albero e lo porterà assai<br />
lontano».<br />
In una lettera del 22 giugno scrive chiaramente a padre Popoli che si attende<br />
Sartori <strong>di</strong> ritorno dall’Italia per fungere da Vicario generale. «Se egli viene, Lei e<br />
il sottoscritto dovremo rimpatriare. Ciò risulta chiaro da una lettera del Superiore<br />
generale». 1<br />
Mons. Calza aveva scritto due lettere al Fondatore sul problema del Vicario<br />
generale, il 1° e il 10 febbraio 1918. Tra i presenti non trovava chi godesse la fiducia<br />
dei confratelli. Il <strong>com</strong>pito richiedeva particolari doti e anche una notevole<br />
forza morale, per affrontare immancabili <strong>di</strong>spiaceri e <strong>di</strong>fficoltà. Proponeva quin<strong>di</strong><br />
il ritorno in Cina <strong>di</strong> padre Sartori che potrebbe essere sostituito da qualche altro<br />
missionario a cui non mancavano le qualità richieste per essere un buon Direttore<br />
spirituale. Fa il nome <strong>di</strong> padre <strong>Uccelli</strong>, il quale nel contempo potrebbe darsi alla<br />
propaganda missionaria in favore della Missione. PADRE <strong>Uccelli</strong> ha molti amici<br />
tra il clero e il laicato <strong>di</strong> Reggio e potrebbe veramente aiutare la Missione che si è<br />
molto indebitata nel periodo della guerra europea. Mons. Calza, per giustificare il<br />
sacrificio <strong>di</strong> privarsi <strong>di</strong> un buon missionario, scrive che per la Missione dei Padri<br />
<strong>di</strong> Milano, lo stesso Vicario apostolico, mons. Tacconi, si è recato in Italia a raccogliere<br />
fon<strong>di</strong>. 2<br />
A queste lettere facevano riscontro quelle <strong>di</strong> mons. Conforti nelle quali si <strong>di</strong>ceva<br />
che padre Sartori era <strong>di</strong>sponibile per la Cina, benché perplesso sulla carica <strong>di</strong><br />
Vicario generale; dovranno, invece, rientrare in Italia, <strong>com</strong>e Direttore spirituale in<br />
----------------<br />
1 Questa lettera a padre Popoli che già ebbi in mano non <strong>com</strong>pare nell’epistolario trascritto nei<br />
volumi del Processo.<br />
2 Mons. CALZA a Conforti, 10.2.1919, Archivio Saveriano <strong>di</strong> Roma, cartella Calza.<br />
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