Luca Augusto Pietro Uccelli, uomo di dio (Biografia) - saveriani.com
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aveva fatto la critica, ma non se ne preoccupa eccessivamente:<br />
«Non credevo mai, ma dunque che fare? Pazienza e pazienza. Creda che<br />
ormai certe cose, non per effetto <strong>di</strong> virtù, ma solo per il callo fatto, non mi danno<br />
più tanta molestia. Avessi pur contro <strong>di</strong> me tutto il mondo, purché abbia dalla mia<br />
Gesù benedetto, trionferò sempre.<br />
Ella si prende pensiero degli insulti ricevuti da due o tre in<strong>di</strong>vidui, ma deve<br />
rallegrarsene, poiché è bella e santa cosa l’esser ingiuriati e vituperati in o<strong>di</strong>o della<br />
religione che si professa e dell’abito che si veste, e così …(l’ingiuria) serve <strong>com</strong>e<br />
occasione per imitare nostro Signore Gesù Cristo, che fu insultato in tutto il tempo<br />
<strong>di</strong> sua vita.<br />
Quando ritornai a casa da Garfagnolo. Cervarezza e Caprile, giunto a Piolo<br />
colla mia cavalcatura andavo <strong>di</strong> trotto. A un tratto sentii una voce rauca e irosa<br />
che scioglieva contro <strong>di</strong> me parole men che belle. lo misi la cavalla al passo, ascoltai<br />
tutto e non fiatai. Dopo pochi istanti mi era tutto passato <strong>di</strong> mente. Noti che<br />
quel tale è un po’ beneficato dallamia famiglia; ma che ciò fece <strong>di</strong>etro insinuazione<br />
<strong>di</strong> un mio sincero amico!... 3<br />
Un certo giorno scrive che l’unico prete che gli è veramente amico è il canonico<br />
Poletti, già suo professore in seminario. E proprio in casa <strong>di</strong> lui, a Reggio, dove<br />
era andato a fargli visita, ricevette una dura notizia. Paesani <strong>di</strong> Piolo avevano<br />
scritto al vescovo denunciando che il loro arciprete era sempre assente e trascurava<br />
la parrocchia. Aggiungevano che non lo avrebbero più voluto in parrocchia e lo<br />
avrebbero insultato e peggio. «Lessi quella lettera e rimasi <strong>com</strong>e agghiacciato».<br />
Che cosa fare? Mons. Poletti gli <strong>di</strong>sse: «Su, su! Si armi <strong>di</strong> coraggio e torni a Piolo».<br />
Con molta trepidazione si avviò al paese. Per strada qualcuno gli <strong>di</strong>sse: «Stia<br />
all’erta, perché quei montanari sono capaci <strong>di</strong> tutto». Si fece coraggio e arrivò in<br />
paese, dove trovò tutto in pace. Nessuna <strong>di</strong>mostrazione. Pre<strong>di</strong>cò la novena <strong>di</strong> Natale<br />
con molto concorso <strong>di</strong> gente e venne a sapere che i paesani erano incolleriti<br />
contro quei due che avevano scritto la lettera.<br />
Le critiche contro don <strong>Uccelli</strong> finirono per far breccia nella Curia vescovile <strong>di</strong><br />
Reggio. Alla fine <strong>di</strong> luglio 1902, don <strong>Pietro</strong> incontrò casualmente il nuovo vescovo,<br />
mons. Arturo Marchi, nella casa delle suore <strong>di</strong> Castelnovo. Il vescovo lo accolse<br />
con freddezza. Disse: «Ah, don <strong>Uccelli</strong>!». «Parole poche e molta cera scura<br />
— <strong>com</strong>menta don <strong>Pietro</strong> —, pazienza, pazienza!». Il Vescovo era a Reggio solo<br />
dal 15 giugno: forse non sapeva nulla <strong>di</strong> quel “parrocchetto <strong>di</strong> montagna”.<br />
Poi fu la volta del Vicario generale, verso metà ottobre. A don <strong>Pietro</strong> il Vicario<br />
<strong>di</strong>sse in faccia che egli non aveva la vocazione missionaria perché non attendeva<br />
alla sua parrocchia. Questa volta don <strong>Pietro</strong> si <strong>di</strong>fese: «Parlai, parlai e parlai, e riuscii<br />
a fargli <strong>di</strong>re il contrario». Dopo tutto questo, è probabile che don <strong>Pietro</strong> abbia<br />
interpretato il suo trasferimento a Poviglio <strong>com</strong>e un atto <strong>di</strong> sfiducia. Da arciprete e<br />
Vicario foraneo passava a semplice “Sagrista”, <strong>com</strong>e si <strong>di</strong>ceva, cioè aiuto al parroco.<br />
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3 Questo brano è tolto da una lettera senza data , riportata da Teodori (a pag.232) e in Atti nel<br />
periodo <strong>di</strong> Poviglio, ma si riferisce senz’altro al periodo <strong>di</strong> Piolo.<br />
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