Luca Augusto Pietro Uccelli, uomo di dio (Biografia) - saveriani.com
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Madre che amava molto la casa e che per la casa si è sacrificata tanto. Ora che le<br />
cose <strong>com</strong>inciavano ad andar meglio, le è venuto l’or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> partire e se ne è andata».<br />
Anche la partenza da Villaverla dell’arciprete mons. Elia Dalla Costa, nominato<br />
vescovo <strong>di</strong> Padova, costituì un dolore, poiché perdeva un amico <strong>di</strong> alta spiritualità.<br />
Il nuovo vescovo, prima <strong>di</strong> lasciare la parrocchia, passò un periodo <strong>di</strong> ritiro<br />
proprio nella casa <strong>di</strong> padre <strong>Uccelli</strong>. In seguito sarà arcivescovo <strong>di</strong> Firenze e car<strong>di</strong>nale.<br />
All’inizio del nuovo anno scolastico 1923-24, il Fondatore gli fece qualche<br />
rac<strong>com</strong>andazione che doveva tornare nuova, per uno che proveniva da un seminario<br />
<strong>di</strong>ocesano; gli suggeriva, cioè, <strong>di</strong> chiamare a colloquio gli alunni, per interrogarli<br />
sulla loro vocazione, sulla pratica della me<strong>di</strong>tazione, sui sentimenti che provano,<br />
ecc. «Giovano assai questi colloqui privati, — scriveva il Fondatore —<br />
spesso più <strong>di</strong> una pre<strong>di</strong>ca, perché in essi si può <strong>di</strong>re al giovane la parola che fa per<br />
lui, che lo ammonisce, lo corregge, lo incoraggia a seconda del bisogno. È la<br />
pioggia fine, quella che penetra e feconda la terra, non gli acquazzoni. Questa regola<br />
è suggerita da tutti i migliori educatori, che l’hanno sempre sperimentata <strong>com</strong>e<br />
<strong>di</strong> grande efficacia». 2 Suggeriva, praticamente, il sistema del superiore che<br />
colloquia con l’alunno, contrariamente alla prassi <strong>di</strong> molti seminari, nei quali il<br />
superiore è <strong>di</strong>staccato e <strong>di</strong>stante. Padre <strong>Uccelli</strong>, per temperamento e formazione,<br />
faceva fatica a mettere in pratica queste <strong>di</strong>rettive, ma sembra che lo abbia fatto fedelmente<br />
con i più gran<strong>di</strong>.<br />
Nel nuovo anno, il 1924, avrebbe continuato a portare croci e gioie: o gioie e<br />
croci, secondo quali prevalevano nel <strong>di</strong>segno <strong>di</strong> Dio. Cominciò a metà gennaio<br />
con una buona croce: «un freddo terribile», ma <strong>Uccelli</strong> mostra <strong>di</strong> preoccuparsi più<br />
del suo Fondatore che <strong>di</strong> se stesso. «Vostra Eccellenza chissà quanto avrà sofferto<br />
in quei rigi<strong>di</strong> giorni che abbiamo passato! …Ho detto più volte al Signore <strong>di</strong> caricare<br />
me <strong>di</strong> dolori e <strong>di</strong> acciacchi, per risparmiare Vostra Eccellenza che sa così bene<br />
usare della salute per <strong>com</strong>piere opere sante a gloria <strong>di</strong> Dio, a salvezza delle anime<br />
e a bene della nostra Pia Società». Qualche mese dopo, <strong>com</strong>unica con <strong>di</strong>spiacere<br />
che il parroco dei Carmini, la parrocchia entro il cui territorio si trova<br />
l’Istituto, non solo non aiuta ma impe<strong>di</strong>sce ai suoi parrocchiani <strong>di</strong> aiutarlo. Poi<br />
vantava <strong>di</strong>ritti che non aveva. Tra l’altro, <strong>Uccelli</strong> aveva affittato alla parrocchia<br />
una parte del prato <strong>com</strong>e campo sportivo, con la clausola <strong>di</strong> non subaffittarlo, e<br />
invece il parroco l’aveva passato ad altri senza nemmeno avvisare; inoltre, senza<br />
nemmeno farne parola, aveva stampato sul calendario parrocchiale che una stazione<br />
delle Rogazioni finirà nella cappella dei missionari, e tante altre piccole cose….<br />
Purtroppo, queste pretese del parroco continuarono per qualche tempo; tra<br />
l’altro, voleva le chiavi della chiesetta <strong>di</strong> San <strong>Pietro</strong> d’Alcàntara, nel cortile<br />
dell’Istituto, e pretendeva <strong>di</strong> farla da padrone. La Curia non gli dava ragione, ma<br />
intanto si era creato un malessere che durerà a lungo.<br />
Pensiamo che padre <strong>Uccelli</strong> abbia affidata anche quella questione al suo san<br />
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2 TEODORI, Lettere ai Saveriani III, Lettera a <strong>Uccelli</strong>, 7.11.1923, pag. 45.<br />
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