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Luca Augusto Pietro Uccelli, uomo di dio (Biografia) - saveriani.com

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I tre missionari lasciarono Hankou il 28 febbraio, <strong>di</strong>retti alla città <strong>di</strong> Xuzhou 6<br />

nel Henan. Padre <strong>Uccelli</strong> scrive che era in programma <strong>di</strong> andarvi in treno e che<br />

avrebbero impiegato un giorno e mezzo; ma, o perché partirono più tar<strong>di</strong> del previsto<br />

o perché la ferrovia a un solo binario obbligava a soste indeterminate, arrivarono<br />

a Xuchang il 4 marzo, non dopo un giorno e mezzo, ma dopo quattro.<br />

Xuchang era una citta<strong>di</strong>na sulla linea ferroviaria Pechino-Hankou, ed era nel<br />

territorio affidato ai Saveriani. Li stava ad attendere il padre Giovanni Bonar<strong>di</strong>, arrivato<br />

là cavalcando «un ronzino o un destriero, secondo se si giu<strong>di</strong>ca all’italiana<br />

o alla cinese». Così scrive padre Pelerzi. Si fermarono quattro giorni a Xuchang,<br />

in attesa dei bagagli, poi partirono per Xiangxian, dove li attendevano i padri Sartori<br />

e Brambilla, venuti dalle loro residenze. Non videro invece il padre Calza, che<br />

si trovava lontano, nella missione <strong>di</strong> Luyi-xian.<br />

Padre Pelerzi ci racconta l’accoglienza entusiasta dei cristiani, con lo sparo <strong>di</strong><br />

mortaretti; ci <strong>di</strong>ce anche che Xiangxian era «una bella città, ossia un ammasso <strong>di</strong><br />

capanne, vecchie e nuove, antiche e moderne. Per le strade c’era un odore particolare…».<br />

Pelerzi è il cronista, anche se non nominato ufficialmente. Il 18 marzo,<br />

vigilia <strong>di</strong> San Giuseppe, ci descrive i preparativi per adornare la chiesetta e far festa<br />

a San Giuseppe. Padre Armelloni è tutto indaffarato a piantar chio<strong>di</strong>, a tirar<br />

ten<strong>di</strong>ne, a stendere tappeti. E padre <strong>Uccelli</strong>? «Poveretto! — scrive Pelerzi — gli si<br />

è ammalato il catechista (che doveva fargli da maestro) ed egli lo cura con tutte le<br />

premure…». Aggiunge anche che <strong>Uccelli</strong> stu<strong>di</strong>a la lingua e aiuta in chiesa ed è<br />

«un vero lavoratore del Signore». Nella stessa lettera Pelerzi ci descrive un funerale<br />

e la visita a una pagoda. 7<br />

La de<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> padre <strong>Uccelli</strong> verso il suo catechista malato fece una certa meraviglia<br />

perché, secondo le usanze invalse anche presso i missionari, i servi e i catechisti<br />

venivano trattati con un certo <strong>di</strong>stacco. <strong>Uccelli</strong> si lasciò trasportare dal<br />

cuore e dal suo senso cristiano. Fu certo il primo atto <strong>di</strong> virtù che i cristiani <strong>di</strong><br />

Xiangxian ebbero da ammirare in quel giovane missionario.<br />

È significativo che la prima festa, celebrata in Cina da padre <strong>Uccelli</strong>, sia stata<br />

quella <strong>di</strong> san Giuseppe. Pochi giorni dopo, padre Pelerzi, il più intraprendente, ottenne<br />

<strong>di</strong> essere mandato, con un catechista, nel piccolo villaggio <strong>di</strong> Niuzhuang a<br />

pochi chilometri da Xuchang. Là vi era la possibilità <strong>di</strong> acquistare una certa estensione<br />

<strong>di</strong> terreno e fondarvi un’Azienda agricola modello, sulle orme del Solari, alla<br />

cui scuola il nostro si era preparato. 8 Gli altri due rimasero a Xiangxian con padre<br />

Bonar<strong>di</strong>.<br />

Intanto, alla fine <strong>di</strong> marzo, nel Henan, corse voce che fosse iniziata una rivolta.<br />

Il 31 marzo, un cristiano giunse alla missione <strong>di</strong>cendo che era scoppiata la rivoluzione<br />

e che i cristiani erano ricercati. Si parlava <strong>di</strong> migliaia <strong>di</strong> insorti che marciavano<br />

verso la città <strong>di</strong> Xuchang. La gente, presa dal panico, fuggiva dalla campa-<br />

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6 Xuzhou, in seguito fu declassata in Xuchang, perché non più capoluogo <strong>di</strong> provincia, e con<br />

questo nome la citiamo sempre. Prima era Hsu-chow e Hsuchang.<br />

7 PELERZI, in “Fede e Civiltà”, III(1906), pag. 62-63 e 74-77.<br />

8 PELERZI, Ivi III(1906), pag. 120-121; pag. 122-124; pag. 132-134.<br />

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