Luca Augusto Pietro Uccelli, uomo di dio (Biografia) - saveriani.com
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fino a Xuchang, una stazione secondaria dove i nostri li attendevano. A <strong>di</strong>fferenza<br />
dei tre precedenti, che nel 1906 avevano impiegato quattro giorni ad arrivare a<br />
Xuchang, essi percorsero in un giorno solo i quasi 700 chilometri che separavano<br />
Hankou da Zhengzhou. Guareschi <strong>di</strong>ce che il treno, a Zhengzhou, «si fermò a pernottare»:<br />
si vede che per i primi missionari «i pernottamenti» del treno furono più<br />
<strong>di</strong> uno.<br />
Arrivarono a Xuchang alle 9.30 del giorno 13, dopo tre ore e mezza <strong>di</strong> treno da<br />
Zhengzhou. Non trovarono alla stazione ad accoglierli il padre Giuseppe Brambilla,<br />
incaricato <strong>di</strong> quella cristianità, perché il messaggio del Prefetto da Hankou non<br />
era arrivato in tempo. Andarono <strong>di</strong>rettamente alla residenza e si fermarono tre<br />
giorni, in attesa dei bagagli. Intanto giunse padre Pelerzi a cavallo da Niuzhuang,<br />
inzaccherato dalla testa ai pie<strong>di</strong>, e solo più tar<strong>di</strong> arrivarono <strong>Uccelli</strong> e Armelloni da<br />
Xiangxian, su un carro cinese trainato da buoi.<br />
Si ritrovarono tutti a Niuzhuang la mattina del 17 e partirono in… processione<br />
verso Xiangxian: davanti il Prefetto apostolico che, data la sua <strong>di</strong>gnità, procedeva<br />
in portantina, sostenuta da quattro uomini e scortata da quattro soldati; seguivano<br />
Brambilla e Dagnino su un carro, fornito dal Mandarino <strong>di</strong> Xuchang, <strong>Uccelli</strong> e<br />
Armelloni sul loro carro. A quattro chilometri da Xiangxian vennero incontro i<br />
padri Bonar<strong>di</strong> e Sartori su un altro carro, con la scorta <strong>di</strong> quattro soldati. All’arrivo<br />
a Xiangxian, tre spari <strong>di</strong> cannone e centinaia <strong>di</strong> spari <strong>di</strong> mortaretti accolsero la<br />
portantina e i tre carri con i loro illustri personaggi. Tra suoni <strong>di</strong> pive cinesi e <strong>di</strong><br />
tam tam passarono in mezzo a una folla <strong>di</strong> gente e si <strong>di</strong>ressero alla chiesa dove<br />
cantarono un solenne Te Deum.<br />
Fece molta impressione ai nuovi venuti la solennità con cui viaggiava il Prefetto<br />
apostolico, il padre Luigi Calza: la portantina, la scorta <strong>di</strong> soldati e le prostrazioni<br />
che i cristiani facevano tre volte fino a toccare terra, perché era il capo della<br />
Chiesa cattolica che i cristiani chiamavano già “Vescovo”, anche se non lo era ancora.<br />
Sembrava tutto esagerato, ma era un retaggio dei tempi passati, quando la<br />
Francia aveva imposto certi obblighi al governo cinese e per conseguenza ai missionari.<br />
Per questo, Mons. Conforti, nella circolare che inviò in Cina con l’ultima<br />
spe<strong>di</strong>zione del 25 gennaio 1907, rac<strong>com</strong>andava ai suoi missionari <strong>di</strong> adattarsi alle<br />
costumanze cinesi, ma con un certo buon senso, e non a quelle «che rispondono<br />
troppo a vedute umane e non sono conformi alle norme date da Cristo ai suoi apostoli,<br />
i quali hanno conquistato il mondo per mezzo dell’umiltà, della povertà e,<br />
specialmente, <strong>di</strong> quella carità che tutto tollera, tutto sostiene, a tutto si rende superiore,<br />
<strong>di</strong> tutto sempre trionfa». 1<br />
Intanto — pur non volendo affrettare troppo i tempi — mons. Conforti aveva<br />
mandato loro delle biciclette, un mezzo <strong>di</strong> lo<strong>com</strong>ozione più modesto, per quando<br />
non fossero più obbligati a farsi trasportare in portantina o sui carri dei Mandarini.<br />
Si noti che ai quei tempi, in Italia era proibito ai preti <strong>di</strong> usare la bicicletta, <strong>com</strong>e<br />
lesiva del decoro clericale.<br />
Il 10 luglio, <strong>Uccelli</strong> scrisse un’altra lettera al suo buon vecchietto. «Ora il caldo<br />
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1 TEODORI, Lettere a mons. Luigi Calza s.x. pag. 281.<br />
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