Luca Augusto Pietro Uccelli, uomo di dio (Biografia) - saveriani.com

PADRE UCCELLI UOMO DI DIO
Una domanda viene spontanea a coloro che non l’hanno conosciuto di persona:
Com’era padre Uccelli? Come era la sua figura fisica? Perché era ritenuto un Santo?
La risposta ci viene da coloro che l’hanno frequentato negli ultimi venti/venticinque
anni e che hanno testimoniato nel Processo canonico, istituito a Vicenza
dal vescovo mons. Pietro Nonis nel 1997.
Da queste testimonianze abbiamo ricavato un ritratto fisico che rispecchia gli
ultimi anni di vita, un ritratto da vecchio, quando i capelli e la barba erano già
bianchi. È avvenuto per lui come per Madre Teresa di Calcutta che il ritratto standard
è quello della vecchiaia: una vecchiaia simpatica, aureolata dal sorriso e dalla
fama di santità.
Dicono i testimoni che era piccolo, mingherlino, magro, col viso scarno, malaticcio,
con una barbetta caratteristica brizzolata. Qualche donna aggiunge anche
che era “bruttino”. Ma ciò che attirava in lui era il suo sorriso, la sua bontà, la sua
semplicità. Aveva un volto sereno, sorridente, un volto che ti rubava il cuore.
Infondeva coraggio, serenità. Sempre disponibile, sempre tranquillo, pieno di
attenzioni, senza mai fretta. Persona cordiale, educata, pieno di garbo, molto affettuoso.
C’era in lui qualche cosa che ti attirava. Così vari testimoni.
Scrive un’infermiera: “Nell’ospedale dei bambini, quando arrivava portava serenità.
C’era qualche cosa che emanava da lui e generava tranquillità, serenità e
quasi un benessere fisico. Nessuno sapeva dire cosa fosse. I bambini lo sentivano.
Nemmeno più piangevano. Quando entrava, pareva entrasse chissà chi: altro che
la mamma! Quando entrava si faceva un improvviso silenzio. Avevamo
l’impressione che entrasse il sole. I bambini avvertivano quella presenza singolare
e facevano subito silenzio e noi ne eravamo colpiti”.
Altri testi:
Pareva una persona che non vive in questo mondo, tutto raccolto, abbandonato
in Dio. Umile, umile, era l’umiltà in persona. Ti veniva incontro con l’aspetto bonario
di uno di famiglia, aveva un sorriso amabile, un parlare dolce, suadente; apriva
le braccia come per abbracciare il mondo. Sentivi subito confidenza.
Padre Uccelli…, io lo vidi proprio con una luce, non so spiegarmi, mi pareva di
avere davanti come un’immagine illuminata. Era buono, buono, di una tenerezza
che non so… Che dolcezza aveva! Ero entrata da lui con l’angoscia nel cuore e
uscii proprio serena perché lui mi diede l’aspetto di un santo. 1
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1 Per queste e le seguenti testimonianze: Summarium, passim.
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