Luca Augusto Pietro Uccelli, uomo di dio (Biografia) - saveriani.com

stra Congregazione che ora più che mai ha bisogno di membri che le siano affezionati
e pronti a tutto per il suo sviluppo». 9
Comunicando a Melania la gioia della sua consacrazione a Dio per sempre, le
accennava anche alla prova subita: «Ho avuto un’infinità di tentazioni, forti e insistenti,
che mi facevano pensare non già a una parrocchia, ma a rimanere missionario
libero in diocesi, nella speranza di fare maggior bene che all’Istituto. Creda
che ho passate varie settimane di vero purgatorio spirituale. Ora ne provo gioia e
consolazione. Mi pare d’essere più ricco, più sicuro, e quasi direi più santamente
superbo e pronto a qualsiasi sacrificio. Che Dio ne sia ringraziato sempre e da tutti,
come in Cielo così in terra».
Leggendo quanto il Conforti aveva scritto, in quello stesso anno, nella lettera di
introduzione alle Costituzioni, Uccelli avrà sentito che quelle parole rispondevano
a quanto egli aveva provato: «Poiché la vita apostolica congiunta con la vita religiosa
è sotto ogni aspetto eccellente, il Maligno nulla lascia di intentato per allontanarne
coloro che l’hanno già abbracciata o la vogliono abbracciare. Turba la
mente con dubbi, il cuore con ansie, la fantasia con false apprensioni, la volontà
con scoraggiamenti, esagerando le difficoltà di un tal genere di vita che cerca di
mostrare impossibile». 10 Lui aveva sperimentato proprio in quella maniera la prova
della tentazione e quando l’aveva superata si era sentito un altro: «Dopo aver
meditato le verità eterne e dopo essermi confessato, mi sono sentito in cuore una
nuova lena e una energia grande, da farmi parer dolce l’amaro, facile il difficile, e
sciocchezze quelle che prima mi parevano cose di tanta importanza». Così si avviava
a intraprendere un nuovo cammino.
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9 TEODORI, Lettere ai Saveriani III, Lettera a Uccelli, 20.10.1921, pag. 22.
10 Lettera Testamento, n. 3, in Costituzioni e Regolamento generale, XI Capitolo Generale,
Roma, ISME, 1983, pag. 115.
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