Luca Augusto Pietro Uccelli, uomo di dio (Biografia) - saveriani.com

L’ORA DELLA PROVA
PADRE Uccelli giunse a Parma il 7 febbraio 1920, nel pomeriggio, come annota
nel suo diario il Vescovo Conforti. Il giorno prima padre Bonardi era partito
per Genova a incontrarlo.
Indubbiamente, anche se non è documentato, padre Bonardi ha condotto subito
il padre Uccelli a ossequiare il Fondatore e, in quell’incontro, questi gli fece una
raccomandazione importante, che Uccelli ricorda tanti anni dopo: «Ricordi, Padre,
che i tempi sono cambiati e i giovani di adesso esigono una comprensione e dei
criteri che non possono essere paragonati a quelli di soli quindici anni fa». Uccelli
era stato richiamato in Italia per sostituire padre Sartori nell’ufficio di Direttore
spirituale, dal momento che il padre Sartori era richiesto in Cina da mons. Calza, e
perciò il monito del Fondatore..
Intervistato da padre Grazzi nel 1944, padre Uccelli ripetè quelle parole e aggiunse:
«Era suo pensiero che i direttori spirituali fossero aggiornati nella psicologia,
nella dottrina di ascetica e mistica, che studiassero l’ambiente, il tempo e gli
altri aspetti che possono interessare le anime». 1
Pochi giorni dopo, l’11 del mese, due sacerdoti di Reggio si recarono da mons.
Conforti a chiedergli padre Uccelli per la vicina Quaresima. Si trattava di predicare
il “Quaresimale”, ossia una predica tutte le sere, per quaranta giorni di seguito.
Mons. Conforti deve avere acconsentito, anche perché l’ufficio di Direttore spirituale
avrebbe avuto inizio con il settembre, all’apertura del noviziato dell’Istituto. 2
È ovvio che in quei mesi padre Uccelli abbia ripreso contatto con i sacerdoti di
Reggio e si sia prestato per predicazione e altri ministeri: tra l’altro era anche il
desiderio espresso da mons. Calza che egli raccogliesse offerte per la missione; e
di ciò era d’accordo pure il Fondatore. Anzi, in occasione di una giornata missionaria
a Castelnovo Monti, questi augura a Uccelli «di trovare generosi benefattori
che le diano quanto ha divisato di racimolare e più ancora…, ma non sarà facile,
umanamente parlando, con l’aria infida che, purtroppo, spira dovunque». 3
Un’esperienza di poco prima dava ragione alle previsioni: «Lavoro più che posso,
ma non raccolgo molto…». Si tenga presente che l’Italia del 1920-21, risentiva
della crisi economica prodotta dalla lunga guerra del 1915-18; quella crisi che suscitò
tante lotte socialiste e che finì per produrre il fascismo.
Nel diario di Conforti è segnata nuovamente una visita di padre Uccelli, il 30
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1
GRAZZI, Testimonianza, pag. 3.
2
TEODORI, Diario, Atti, Discorsi del Beato Guido Maria Conforti arcivescovo-vescovo di
Parma, pag. 150. [FCT 26]
3
TEODORI, Lettere ai Saveriani III, Lettera a Uccelli, 30.7.1920, pag. 19.