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Luca Augusto Pietro Uccelli, uomo di dio (Biografia) - saveriani.com

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Bonar<strong>di</strong> <strong>di</strong> parlare lui. Vincenzo gli chiese: Perché <strong>Uccelli</strong> piange? — Bonar<strong>di</strong> ha<br />

un nodo alla gola e piange anche lui. Vincenzo ha capito e <strong>di</strong>ce: «Sia fatta la volontà<br />

<strong>di</strong> Dio. Se è suonata la mia ora, an<strong>di</strong>amo pure».<br />

All’alba del 3 luglio, padre <strong>Uccelli</strong> gli portò il Viatico. Padre Vincenzo chiese<br />

perdono a tutti, se mai li avesse poco e<strong>di</strong>ficati con la sua vita. Poco dopo mezzanotte<br />

del 4 luglio, Vincenzo rese la sua bell’anima a Dio. Aveva 24 anni ed era in<br />

missione da soli 17 mesi.<br />

In una lettera a papà Battista, <strong>Uccelli</strong> scriveva: «Una morte così bella non l’ho<br />

mai veduta. …In mezzo a tanti dolori era sempre paziente, non si lamentava mai<br />

ed era rassegnatissimo alla volontà <strong>di</strong> Dio. In una parola vi <strong>di</strong>rò che visse <strong>com</strong>e un<br />

angelo e <strong>com</strong>e un angelo morì. Potessi imitarlo, nella vita <strong>com</strong>e nella morte!».<br />

L’anno 1908, funestato dall’immatura morte <strong>di</strong> padre Vincenzo Dagnino, ci<br />

porta, alla fine, una nota <strong>di</strong> consolazione: è il Resoconto spirituale dell’intera missione<br />

che padre Calza inviò al Fondatore. Va da 1° settembre 1907 al settembre<br />

dell’anno successivo.<br />

«Le confesso schiettamente — <strong>com</strong>incia la lettera del padre Calza — che il<br />

numero dei nuovi battezzati ha superato le nostre speranze: sono quasi mille i battesimi<br />

<strong>di</strong> adulti <strong>di</strong> questi due primi anni <strong>di</strong> vita della nostra missione».<br />

I cristiani erano 1.758 e i catecumeni ben 4.300. I missionari erano rimasti solo<br />

in otto, dopo la morte <strong>di</strong> padre Vincenzo; le suore cinesi erano solo tre, ma i catechisti<br />

erano 43 e le catechiste (per le donne) 8. Nella missione non esisteva ancora<br />

una chiesa che si potesse chiamare tale, ma solo 10 cappelle; si stava però costruendo<br />

una chiesa nell’importante centro <strong>di</strong> Xuchang, che, nel pensiero dei Padri<br />

più avveduti, doveva <strong>di</strong>venire il centro del futuro Vicariato.<br />

Più che la chiesa, il Prefetto si era preoccupato <strong>di</strong> aprire piccole scuole <strong>di</strong> alfabetizzazione<br />

e <strong>di</strong> catechismo in varie località; a Xuchang era stata istituita anche<br />

una scuola <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> classici. PADRE Pelerzi a Niuzhuang aveva iniziato la sua Colonia<br />

agricola.<br />

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