Luca Augusto Pietro Uccelli, uomo di dio (Biografia) - saveriani.com
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Yatsen, che sta promovendo una vera rivoluzione e si propone non solo<br />
l’ammodernamento della Cina, ma anche la cessazione della <strong>di</strong>nastia mancese e<br />
l’instaurazione della repubblica. Sono con lui tutti i giovani studenti, specialmente<br />
quelli che hanno stu<strong>di</strong>ato all’estero. Già si parla della soppressione del co<strong>di</strong>no <strong>di</strong><br />
capelli degli uomini e della costumanza del piede piccolo delle donne. I missionari<br />
sono in attesa ansiosa degli eventi. 1<br />
Ciò che fece traboccare il vaso fu la morte, quasi contemporanea,<br />
dell’imperatore Ganxu e dell’imperatrice reggente Cixi, avvenute nel novembre<br />
1908. Successore fu un bambino <strong>di</strong> tre anni, Puyi, sotto tutela del padre, il principe<br />
Chun. Ma l’<strong>uomo</strong> forte, che aveva in mano il potere reale, era il Ministro degli<br />
Esteri, Yuan Shikai. Ormai erano <strong>di</strong> fronte i due futuri protagonisti del futuro della<br />
Cina. 2<br />
Il generale Yuan Shikai, nel 1898, aveva organizzato nel Hebei, per conto della<br />
Reggente Cixi, un’armata moderna, ben attrezzata e <strong>di</strong>sciplinata, <strong>com</strong>posta <strong>di</strong> sei<br />
<strong>di</strong>visioni e denominata Beiyang. Era in fondo il suo esercito personale che egli, a<br />
un certo momento, userà contro i rivoluzionari, ma senza troppa energia, con la<br />
chiara visione che qualche cosa stava cambiando e che la situazione poteva volgere<br />
a suo vantaggio. Anche i governatori delle altre province, approfittando della<br />
debolezza del governo centrale, avevano armato ciascuno il proprio esercito.<br />
Riprenderemo il <strong>di</strong>scorso poco più avanti, quando la rivoluzione inizierà il suo<br />
corso travolgente; ora ritorniamo ai nostri.<br />
Degli ultimi venuti, padre Vincenzo Dagnino era il più intraprendente. Poco<br />
dopo l’arrivo, il 18 novembre 1907, scriveva al suo professore <strong>di</strong> fisica, mons.<br />
Antonio Caselli, <strong>di</strong> avere installato, con i pezzi da lui ricevuti in regalo, un telegrafo<br />
Marconi che trasmetteva da un luogo a un altro tra la meraviglia dei cinesi.<br />
Qualche mese dopo, il 14 gennaio 1908, scriveva al fratello Amatore, alla Casa<br />
Madre <strong>di</strong> Parma, <strong>di</strong> aver montato le biciclette che aveva portato a pezzi staccati, e<br />
che i Padri Bonar<strong>di</strong> e Pelerzi le avevano già fatte vedere in funzione ai cinesi che<br />
le ammiravano a bocca aperta. Aveva poi scritto lettere entusiaste alla sorella e al<br />
Rettore della Casa Madre e aveva tanti progetti per il suo apostolato futuro. Invece…<br />
Il 4 luglio un telegramma dalla Cina, firmato Bonar<strong>di</strong>-<strong>Uccelli</strong>, annunciava al<br />
Fondatore: «Dagnino morto vaiolo emorragico».<br />
Il 28 giugno, domenica, si era messo a letto che bruciava dalla febbre. Il 1° luglio<br />
lo trasportarono da Xiangxian a Zhengzhou, perché là c’era un me<strong>di</strong>co belga<br />
molto bravo. Diagnosi: vaiolo della peggiore specie. Il corpo era <strong>di</strong>venuto <strong>di</strong> color<br />
paonazzo e si era riempito <strong>di</strong> pustole nere.<br />
Padre <strong>Uccelli</strong> restò solo con Vincenzo, perché doveva <strong>com</strong>unicargli il suo grave<br />
stato; ma fu preso dal pianto e non riuscì a <strong>di</strong>r nulla. Uscì fuori e pregò padre<br />
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1<br />
BONARDI Giovanni, La Cina nuova e il patriottismo, in “Fede e Civiltà”, V(1908), pag. 70-<br />
72;e Tre partiti, pag. 100-103.<br />
2<br />
Lutto in Cina, in “Fede e Civiltà”, V(1908), pag. 162-164.<br />
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