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Luca Augusto Pietro Uccelli, uomo di dio (Biografia) - saveriani.com

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La regola è per la volontà ciò che sono le arterie per il sangue, le ra<strong>di</strong>ci dell’albero<br />

per il succo: un canale che contiene la vita e che la porta dappertutto senza perdere<br />

una sola goccia. Avendo un tal regolamento riesce assai più facile il voto <strong>di</strong> miglior<br />

perfezione che consiste in questo: nel fare quanto siamo obbligati, ma in<br />

modo non <strong>com</strong>une, cioè meglio del solito. …Quando fa un’azione e non si ricorda<br />

del voto, allora è impossibile che lo abbia a violare; se poi si ricorda del voto, si<br />

faccia questa domanda: Quando sarò sul letto <strong>di</strong> morte, ricorderò con piacere<br />

quest’azione? Se stessi per morire, <strong>com</strong>pirei quest’opera? La farei in questo modo?<br />

Se può rispondere affermativamente, prosegua nell’opera e il voto sarà adempiuto…».<br />

Questi ultimi insegnamenti ci fanno capire che don <strong>Uccelli</strong> concepisce la vita<br />

cristiana non solo <strong>com</strong>e preghiera, ma anche <strong>com</strong>e azione. Da saggio <strong>di</strong>rettore spirituale<br />

ha <strong>com</strong>presa la via sulla quale lo Spirito Santo stava incamminando quella<br />

santa donna ed era il soccorso ai i poveri. Su questa via don <strong>Uccelli</strong> intende spingere<br />

la sua <strong>di</strong>retta, tanto più che questa è stata sempre la passione della sua stessa<br />

vita. Non possiamo a meno <strong>di</strong> riportare il lungo <strong>di</strong>scorso che <strong>Uccelli</strong> rivolgeva a<br />

sé, prima ancora <strong>di</strong> scriverlo alla sua amica.<br />

«Id<strong>di</strong>o <strong>di</strong>ce per bocca <strong>di</strong> sant’Agostino: “Dammi poco e io ti renderò molto”.<br />

Che sarà poi <strong>di</strong> chi ha dato moltissimo? San Grisostomo <strong>di</strong>ce che gli uomini danno<br />

l’uno per cento e Id<strong>di</strong>o dà il cento per uno; quin<strong>di</strong> lascio a Lei immaginare<br />

quanto Le terrà preparato il Signore, sia in questa che in quell’altra vita.<br />

«In un altro luogo sant’Agostino <strong>di</strong>ce che il Signore dà a noi cose <strong>di</strong>verse da<br />

quelle che noi doniamo per suo amore, perché noi <strong>di</strong>amo beni terreni e Lui ce li dà<br />

spirituali; ci dà meglio <strong>di</strong> quello che <strong>di</strong>amo, perché ci dà il para<strong>di</strong>so per cose <strong>di</strong><br />

quaggiù; ci dà <strong>di</strong> più <strong>di</strong> quello che noi <strong>di</strong>amo, perché ci dà il cento per uno; ci dà<br />

cose più durevoli, perché per cose caduche ci dà cose eterne.<br />

«San Giovanni Grisostomo <strong>di</strong>ce che l’elemosina è un’arte, col cui mezzo si<br />

possono guadagnare tutte le cose del Cielo e della terra. Chi dà in elemosina,<br />

sempre per amor <strong>di</strong> Dio, non dona ma traffica, non perde ma acquista, non getta<br />

via ma semina.<br />

«Perché sempre meglio conosca la sua felicità, mentre pur deve intendere anche<br />

la mia, senta che cosa <strong>di</strong>ce un pio e devoto autore: “L’elemosina è la chiave<br />

del Para<strong>di</strong>so, è la veste nuziale che ci introduce al convito della beatitu<strong>di</strong>ne eterna,<br />

è il manto che copre la moltitu<strong>di</strong>ne delle nostre colpe, è l’acqua che estingue gli<br />

ardori dell’inferno”. In ultimo, <strong>di</strong>ce che è la scala che poggia sino al Cielo. Che<br />

consolanti espressioni per chi usa delle proprie sostanze a favore dei poveri e alla<br />

maggior gloria <strong>di</strong> Dio!<br />

«Nelle Sacre Carte si legge che il limosiniere porta il sigillo del Signore, per<br />

impetrar da Lui quanto desidera. E sant’Agostino passa più avanti e <strong>di</strong>ce che il limosiniere<br />

non solamente <strong>com</strong>pra tutte le ricchezze <strong>di</strong> Dio, ma <strong>com</strong>pra il medesimo<br />

Dio e se ne impossessa <strong>com</strong>e <strong>di</strong> cosa propria. Quando ci troveremo al cospetto<br />

dell’eterno Giu<strong>di</strong>ce per essere rimunerati secondo le nostre opere, <strong>di</strong>ce san Giovanni<br />

Grisostomo che tutti avranno a temere, meno i limosinieri, poiché essi po-<br />

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