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Luca Augusto Pietro Uccelli, uomo di dio (Biografia) - saveriani.com

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to a pranzo con sé, e il giorno dopo l’aveva condotto a visitare la città e, in ultimo,<br />

gli aveva fatto vedere la “Piccola Opera della Divina Provvidenza”, da lui fondata.<br />

L’aveva chiamata così, ispirandosi al Cottolengo <strong>di</strong> Torino. «Quel signore mi ha<br />

condotto là e mi ha servito la Santa Messa, insieme col suo segretario, e tutti e due<br />

in cotta. È il nuovo Cottolengo cinese».<br />

Lo Pahong era padrone delle centrali elettriche della città e possedeva pure una<br />

Compagnia <strong>di</strong> navigazione. I proventi <strong>di</strong> queste attività finivano in gran<strong>di</strong> opere<br />

sociali e religiose, ospedali, orfanotrofi, scuole.<br />

Non sappiamo se la devozione <strong>di</strong> padre <strong>Uccelli</strong> verso san Giuseppe sia sorta<br />

vedendo la fiducia che quell’industriale riponeva nel Santo Patriarca, o se semplicemente<br />

gli sia stata aumentata da quell’esempio. Significativo è il fatto che sia<br />

partito da Shanghai, portando con sé una statua del Santo.<br />

L’incontro con Lo Pahong gli ha lasciato tanta dolce impressione che ne scrive<br />

anche a Melania:<br />

«Nel momento medesimo in cui ricevevo la sua carissima, mi arrivava pure<br />

una lettera <strong>di</strong> quel signore <strong>di</strong> Shanghai che, quando fui là, mi trattò coi guanti gialli.<br />

In detta lettera vi era un biglietto <strong>di</strong> banca per riscuotere dollari 200 (il dollaro<br />

ora vale lire 4,30). Vede anche lei che tra i cinesi si trovano anime sante che <strong>di</strong>menticano<br />

se stesse per aiutare le Missioni. Quel signore è veramente un santo e<br />

lavora immensamente per la maggior gloria <strong>di</strong> Dio e per il bene dei poveri <strong>di</strong>seredati<br />

e delle Missioni. Lo rac<strong>com</strong>ando <strong>di</strong> cuore alle sue fervide preci».<br />

L’amicizia con Lo Pahong durerà per tutto il tempo in cui padre <strong>Uccelli</strong> rimase<br />

in Cina e si concluse — <strong>com</strong>e ultimo incontro su questa terra — a Shanghai nel<br />

novembre-<strong>di</strong>cembre 1919, in occasione del suo imbarco per tornare in Italia. Là il<br />

generoso benefattore volle mostrare il suo affetto verso padre <strong>Uccelli</strong> e, nella sua<br />

generosità, gli <strong>di</strong>ede il corrispondente <strong>di</strong> 5.000 lire per costruire a Xiangxian,<br />

presso il conventino delle suore, una cappella a San Giuseppe, aggiungendo altre<br />

1.000 lire per l’altare. Gli fece anche dono <strong>di</strong> due belle statue che <strong>Uccelli</strong> calcola<br />

costassero 800 lire. Poi finì per pagargli l’intero viaggio per l’Italia, equivalente a<br />

1.800 lire. Tutte queste cose scrive padre <strong>Uccelli</strong> al Fondatore, concludendo con<br />

queste parole:<br />

«Questo ottimo signore mi ha dato quanto gli ho chiesto, anzi <strong>di</strong> più, perché io<br />

non gli avevo neppure parlato delle statue e fu lui che spontaneamente me le ha<br />

offerte. Appena arrivato a Shanghai, mi è venuto a trovare e mi ha così generosamente<br />

trattato. È un vero Homo Dei che non fa che del bene e specialmente là dove<br />

il bisogno è più grande. Oremus pro eo». 3<br />

Padre <strong>Uccelli</strong> approfittò della permanenza a Shanghai per farsi cavare cinque<br />

denti che lo facevano molto soffrire. Non era la prima volta che soffriva <strong>di</strong> mal <strong>di</strong><br />

denti e non fu l’ultima. Qui incontrò pure delle zanzare «assetate del suo sangue<br />

italiano», e anche questo incontro non era la prima volta. Scrive: «I denti e…le<br />

zanzare mi fanno passare momenti veramente critici. Tutto ad maiorem Dei glo-<br />

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3 Giuseppe Lo Pahong durante la guerra col Giappone, nel 1937, fu ucciso da un fanatico cine-<br />

se che lo riteneva collaborazionista.<br />

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