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Luca Augusto Pietro Uccelli, uomo di dio (Biografia) - saveriani.com

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Dai racconti dei contemporanei sappiamo che non era un “monello” nel senso<br />

negativo del termine; anzi, ci appare un bambino giu<strong>di</strong>zioso che faceva il chierichetto<br />

e che gli piaceva molto leggere. Una certa Teresa Anceschi, che faceva da<br />

aiutante alla perpetua del parroco, notando la pietà del piccolo, lo segnalò al sacerdote<br />

e suggerì <strong>di</strong> farlo stu<strong>di</strong>are. La famiglia era povera e non riusciva a pagare<br />

la retta del seminario. Fu trovato un <strong>com</strong>promesso: Pierino sarebbe andato a Marola<br />

presso una famiglia, pagando una piccola pensione, e avrebbe frequentato il<br />

seminario da esterno. Aveva tre<strong>di</strong>ci anni. Non sappiamo in quale preciso momento,<br />

<strong>Pietro</strong> fu accolto <strong>com</strong>e interno, usufruendo <strong>di</strong> una Borsa <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o della <strong>di</strong>ocesi,<br />

forse in considerazione della sua buona condotta e della riuscita negli stu<strong>di</strong>. Non<br />

sarebbe successo se fosse vero quanto egli <strong>di</strong>ce <strong>di</strong> quel tempo in cui fu alunno esterno:<br />

«Die<strong>di</strong> cattive prove <strong>di</strong> sapere e peggio <strong>di</strong> virtù». Il suo racconto continua:<br />

«Id<strong>di</strong>o, che voleva <strong>di</strong>ventassi suo e tutto suo, <strong>di</strong>spose quasi pro<strong>di</strong>giosamente che<br />

entrassi in seminario dove rimasi cinque anni e dove <strong>com</strong>inciai a riflettere sul serio<br />

e vi<strong>di</strong> che la mia strada da percorrere era quella ecclesiastica. La abbracciai<br />

con ardore e timore e col fermo proposito <strong>di</strong> essere sempre buono». Nella sua umiltà<br />

aggiunge: «Ma non fui fedele al mio proposito, perché la bontà la facevo<br />

consistere in una certa esteriorità, mentre nell’intimo mancava la sodezza. Il Signore<br />

mi <strong>di</strong>ede più volte illustrazioni alla mente e scosse al cuore, alle quali non<br />

seppi resistere, e proposi <strong>di</strong> <strong>di</strong>ventare religioso e missionario».<br />

Da queste informazioni si deduce che egli sia entrato <strong>com</strong>e interno dopo il ginnasio,<br />

per i due anni <strong>di</strong> Filosofia e i tre <strong>di</strong> Teologia.<br />

Quanto al Seminario, sappiamo che ce n’era uno ad Albinea, il più importante<br />

della <strong>di</strong>ocesi, e un altro a Marola. Questo raccoglieva i giovani della montagna; vi<br />

si svolgevano i cinque anni <strong>di</strong> ginnasio e quelli <strong>di</strong> liceo e teologia. Negli anni in<br />

cui fu seminarista <strong>Pietro</strong> <strong>Uccelli</strong>, ebbe fin 250 seminaristi, <strong>di</strong> cui quin<strong>di</strong>ci o se<strong>di</strong>ci<br />

studenti <strong>di</strong> teologia. C’erano bravi professori, tra cui il canonico Francesco Poletti<br />

per la teologia, i sacerdoti Francesco Romei per la filosofia, Francesco Marchioni<br />

per il Diritto Canonico. Si ricordano anche i prof. Don G. B. Vezzosi e Luigi Magnani.<br />

Era Rettore don <strong>Pietro</strong> Carpanoni, che esigeva una rigida <strong>di</strong>sciplina. Non vi entravano<br />

giornali e gli alunni interni non potevano avere contatto con gli esterni.<br />

Non sappiamo chi fosse il Direttore spirituale, ma il seminarista <strong>Pietro</strong> <strong>Uccelli</strong> ebbe<br />

certamente delle buone guide che lo aiutarono a <strong>di</strong>scernere le “illustrazioni della<br />

mente” <strong>di</strong> cui egli parla, e lo incoraggiavano a seguire le “scosse del cuore” che<br />

lo animavano al bene.<br />

Quello che si è potuto constatare in seguito, fa pensare che abbia <strong>com</strong>piuto con<br />

serietà i suoi stu<strong>di</strong> teologici e che sia stato bene in<strong>di</strong>rizzato nel cammino della virtù.<br />

Possiamo, infine, <strong>com</strong>e e fino a che punto abbia influito sul carattere <strong>di</strong> <strong>Pietro</strong><br />

la sua fortunosa infanzia.<br />

La per<strong>di</strong>ta della madre in tenera età, il succedersi <strong>di</strong> volti nuovi sia pure amo-<br />

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