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Luca Augusto Pietro Uccelli, uomo di dio (Biografia) - saveriani.com

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desidero, ed ora più ardentemente, <strong>di</strong> andare tra i barbari a portare la luce<br />

dell’evangelica dottrina, è per non rimanere confuso nel giorno del giu<strong>di</strong>zio,<br />

quando segnandomi a <strong>di</strong>to si <strong>di</strong>rà: Ecco colui che era stimato buono, quante ne ha<br />

fatte e quante! Se mi sarà dato <strong>di</strong> fare un po’ <strong>di</strong> bene in mezzo a quei popoli e <strong>di</strong><br />

versare il sangue per la fede, allora monderò del tutto l’anima mia e mi risparmierò<br />

un tal rossore».<br />

Vedendo che le cose si trascinavano già da tre anni, il rettore dell’Istituto Missioni<br />

Estere <strong>di</strong> Parma, don Ormisda Pellegri, si recò a Poviglio per indurre don<br />

<strong>Pietro</strong> a una decisione. Era durante la novena dell’Immacolata, pre<strong>di</strong>cata da lui.<br />

Don <strong>Pietro</strong> assicurò che la sua decisione era ferma. 3<br />

Con l’anno 1904, si moltiplicano i desideri e gli sforzi per appianare la via alla<br />

partenza. Ma purtroppo si vede sempre ostacolato: «Il vescovo e il vicario generale<br />

se ne ridono delle mie aspirazioni, perché hanno in mano tanto da potermi trattenere».<br />

Pensa che ci sia, in fondo, qualche interesse materiale. Poco dopo: «Mi<br />

trovo in tali circostanze che davvero non so <strong>com</strong>e potrò uscirne. Se da una parte<br />

mi rivolgo ai Superiori, essi — quantunque sempre pronti a concedermi qualsiasi<br />

cosa — non vogliono saperne <strong>di</strong> lasciarmi partire. Il vescovo mi ha fatto tante belle<br />

promesse, ma la bella e cara libertà <strong>di</strong> andare, mi <strong>di</strong>ce che non me la concederà<br />

mai… Ho perduto il sonno e l’appetito, a causa <strong>di</strong> queste nuove e decisive negazioni».<br />

In luglio torna a parlarne al vicario generale: «Sono stanco <strong>di</strong> <strong>di</strong>fferire. Se<br />

<strong>di</strong>fferisco ancora un po’ andrò in Cina dopo morte».<br />

Probabilmente questa lettera, malgrado la data, è antecedente a quella datata al<br />

16 luglio, nella quale don <strong>Pietro</strong> scrive, con gioia, <strong>di</strong> essere stato dal vescovo e <strong>di</strong><br />

averlo trovato accon<strong>di</strong>scendente: «Quantunque ne abbia <strong>di</strong>spiacere, <strong>di</strong>ce che non<br />

può resistere né contrad<strong>di</strong>re allo Spirito Santo; solo mi <strong>di</strong>ce <strong>di</strong> fare sosta ancora un<br />

po’».<br />

Oltre al permesso da ottenere dal vescovo, un altro grosso ostacolo era lasciare<br />

la famiglia in una situazione economica assai precaria. Si è consigliato e gli hanno<br />

detto che se avesse provveduto un certo cespite per la famiglia, poteva partire<br />

tranquillo. Per far fronte alle necessità della famiglia, Melania ha messo in serbo<br />

2.000 lire e la sig.ra Matilde ha promesso pure il suo contributo.<br />

Superato in questo modo l’ostacolo <strong>di</strong> provvedere alla famiglia, don <strong>Pietro</strong> in<br />

ottobre si recò a Parma ad annunziare all’arcivescovo Conforti che ormai gli ostacoli<br />

si erano appianati. Rimase sod<strong>di</strong>sfattissimo dell’incontro e promise <strong>di</strong> entrare<br />

nell’Istituto subito dopo i Morti e, se fosse riuscito a trovare chi lo sostituisse nelle<br />

pre<strong>di</strong>che, anche prima. «Sono stato all’Istituto e mi sembrava <strong>di</strong> essere in Para<strong>di</strong>so<br />

— scrive —. Mi mettevano davanti <strong>di</strong>fficoltà non lievi, sacrifici non <strong>com</strong>uni<br />

e tante altre cose da intimorire forse altri, ma da parte mia non facevano che<br />

l’effetto <strong>di</strong> un vaso <strong>di</strong> petrolio che si getti sulle brace accese. Spero proprio che il<br />

Signore mi voglia per quella strada e io gli giuro eterna fedeltà. Indegno io sono <strong>di</strong><br />

tante grazie e tanti favori, e questa indegnità mi annichilisce in tal modo che se la<br />

fede non mi fosse <strong>di</strong> vali<strong>di</strong>ssimo sostegno, alle volte <strong>di</strong>spererei della mia salvez-<br />

----------------<br />

3 GRAZZI, Testimonianza, pag. 2.<br />

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