Luca Augusto Pietro Uccelli, uomo di dio (Biografia) - saveriani.com
Luca Augusto Pietro Uccelli, uomo di dio (Biografia) - saveriani.com
Luca Augusto Pietro Uccelli, uomo di dio (Biografia) - saveriani.com
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
Padre, gli fece un altro <strong>di</strong>scorso. Gli <strong>di</strong>sse che si trovava in grave imbarazzo <strong>di</strong><br />
fronte a mons. Calza, perché gli aveva promesso <strong>di</strong> mandargli Sartori e ora pareva<br />
che questi non fosse <strong>di</strong>sponibile. Inoltre dalla missione era ritornato anche padre<br />
Guareschi per ragioni <strong>di</strong> salute; il Fondatore, per non lasciare sguarnita la missione,<br />
pensava <strong>di</strong> rimandare lui, <strong>Uccelli</strong>, in Cina.<br />
Così deve essere avvenuto perché mons. Conforti, riprendendo il <strong>di</strong>scorso un<br />
anno dopo, gli scriveva che non c’erano più le ragioni <strong>di</strong> mandarlo in Cina, «perché<br />
il buon padre Sartori ha ormai deciso <strong>di</strong> farvi ritorno, capitanando la prossima<br />
spe<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> missionari». 5<br />
<strong>Uccelli</strong> tuttavia, legando quel <strong>di</strong>scorso all’ammonizione appena ricevuta, pensò<br />
che le ragioni addotte fossero solo pretesti per rendergli meno amara la punizione;<br />
si sentì angosciato al pensiero <strong>di</strong> essere mandato in Cina «per castigo». In una lettera<br />
<strong>di</strong> qualche tempo dopo, tenta una <strong>di</strong>fesa: <strong>di</strong>chiara <strong>di</strong> non aver mai scritto a padre<br />
Sartori sugli affari <strong>di</strong> Parma e, anzi, vorrebbe scrivergli ora che chi gli ha riferito<br />
certe cose o non era sincero o non sapeva <strong>com</strong>e le cose stavano realmente.<br />
Aggiunge: «Capisco <strong>di</strong> essere un po’ troppo esigente, ma godo assicurare Vostra<br />
Eccellenza che quanto <strong>di</strong>ssi, lo <strong>di</strong>ssi per amore <strong>di</strong> bene. Il carissimo padre Bonar<strong>di</strong><br />
non lo crede; ebbene, tenga la sua opinione che io terrò la mia, ed aggiungerò anche<br />
che la terrò dentro <strong>di</strong> me. Se mi fosse possibile ritirare tutte le parole dette al<br />
sig. Rettore (Bonar<strong>di</strong>) e che l’hanno toccato sul vivo, lo farei subito. Non potendo,<br />
gli chiederò perdono a voce, <strong>com</strong>e con questa mia intendo chiederlo a V. E., che<br />
amo <strong>com</strong>e e più che mio papà. Conosco il cuore <strong>di</strong> V. E. e spero che mi vorrà perdonare.<br />
Vostra Eccellenza, se mi perdona, avrà la gioia <strong>di</strong> sapermi contento e <strong>di</strong><br />
vedermi con più zelo a <strong>com</strong>piere il mio dovere, che ora <strong>com</strong>pio senza entusiasmo».<br />
In un’altra lettera torna a <strong>di</strong>re che non lo man<strong>di</strong> in Cina per castigo: «Circa il<br />
mio <strong>com</strong>portamento col sig. Rettore, farò alla lettera quanto V. E. mi <strong>di</strong>rà. Da parte<br />
mia cercherò <strong>di</strong> ubbi<strong>di</strong>re in tutto e tacere; voglio <strong>di</strong>re che non gli farò più alcuna<br />
osservazione, anche se ne vedessi il bisogno. Circa i giovani, silenzio e ritiro. Farò<br />
tutto quello che V. E. mi suggerirà».<br />
<strong>Uccelli</strong> era profondamente angustiato: si era sentito, in certo modo, tra<strong>di</strong>to<br />
nell’amicizia dal suo più intimo confratello che era il padre Bonar<strong>di</strong>, e scaduto<br />
nella stima <strong>di</strong> colui che egli confessava <strong>di</strong> amare «<strong>com</strong>e e più che lo stesso suo<br />
padre».<br />
In questo momento, fu assalito dalla tentazione <strong>di</strong> lasciare l’Istituto. Confesserà<br />
più tar<strong>di</strong>: «Non mi è possibile esprimere quali e quante tentazioni contro la vocazione<br />
mi abbiano assalito». Si può pensare che volesse ritornare alla vita apostolica<br />
<strong>di</strong> un tempo, nella sua <strong>di</strong>ocesi <strong>di</strong> Reggio, dove era stimato e amato…<br />
Nell’incertezza che l’aveva sconvolto, chiese <strong>di</strong> fare un mese <strong>di</strong> Esercizi Spirituali<br />
«per me<strong>di</strong>tare al lume della fede le cose mie». Il Vescovo Conforti glielo<br />
concesse e gli inviò, nel suo romitaggio, a Torino nella Casa dei gesuiti, una cor<strong>di</strong>ale<br />
lettera che <strong>com</strong>incia con un “Carissimo Padre”. «Penso a lei con santa invi-<br />
----------------<br />
5 TEODORI, Lettere ai Saveriani III, Lettera a <strong>Uccelli</strong>, 20.10.1921, pag. 22-23.<br />
123