Luca Augusto Pietro Uccelli, uomo di dio (Biografia) - saveriani.com

sarebbe stato possibile conoscere, data la modestia del Servo di Dio, che evitava
rigorosamente di parlare di sé; ne risulta un ritratto spirituale in cui don Pietro appare
fortemente impegnato nella santità e nel servizio di Dio e del prossimo.
Il primo biografo, il padre Luigi Grazzi, missionario saveriano, si trovò in
grande imbarazzo quando volle scrivere di lui e dovette accontentarsi di notizie
vaghe, tanto che il manoscritto rimase inedito. Egli scrive che in occasione del 50°
anniversario di ordinazione sacerdotale si è dovuto consultare l’archivio per saperne
la data precisa, perché il buon Padre, richiestone, sorrideva e non diceva
nulla. Padre Grazzi aggiunge:«Per lunghi anni si poteva vivere nella stessa casa di
cui padre Uccelli era Rettore; si pregava con lui, si mangiava con lui; nelle ricreazioni
si poteva anche ridere con lui e burlarlo benevolmente; ma di sé non parlava.
Non si può rievocare un ricordo della sua puerizia, né un’impressione sulla sua infanzia.
Non si può scrivere una riga sulla sua vita di seminarista e di giovane cappellano;
non si possono dare i dati della sua vita di parroco, al di fuori di quando
fu fatto arciprete di Piolo e se ne partì, perché in quella parrocchia, al tempo
dell’altra guerra, fu costruita una chiesa nuova e in quell’occasione si stampò un
opuscolo che abbiamo rintracciato per caso nell’archivio dell’arciprete Lumetti a
Sant’Ilario d’Enza, e in quel libricino stavano tutti i parroci di Piolo, in lunga fila
con le date di entrata e uscita». 1
Un’idea dell’intensa attività apostolica di don Uccelli si ha già nella prima lettera
del 13 agosto 1901. Prima di tale data aveva fatto una predica a Cervarezza e
tenuta una missione a Ginepreto. La missione al popolo durava generalmente otto
giorni, con una predica di cartello alla sera e altre alla Messa del mattino o a qualche
categoria di persone in ore diverse. Quella di Ginepreto durò dal 4 al 12 agosto.
Il programma dei giorni successivi era previsto così: giovedì 15 agosto, festa
dell’Assunzione, a Piolo; venerdì e forse anche sabato, a Ligonchio o ad Acquapendente;
domenica 19 a Piolo o Felina; martedì 21, inizio della Missione a Cervarezza;
poi, se la salute lo permetterà, andrà a Crovara, un paesino ad almeno 10
chilometri al di là di Castelnovo Monti, poi a Buana per 15 giorni e forse alla Gatta,
un paese tra Castelnovo e Villa Minozzo. Così erano pieni i suoi giorni.
C’è un cenno alla sua salute: va soggetto a mal di testa e a mal di stomaco, forse
a causa della troppo intensa attività: «Imprendo fatiche che per me sono troppo
pesanti; pazienza! Faccio questo per obbedienza, dunque non sarò responsabile
davanti al Signore».
Così sono stati programmati i mesi di agosto e settembre di quell’anno. La
missione di Cervarezza sarà predicata insieme a don Luppi, «bravissimo e zelantissimo
missionario apostolico e professore in Seminario». Con lui farà i famosi
dialoghi che usavano nelle missioni popolari, nei quali un prete faceva la parte
dell’ignorante che chiede e obietta, mentre l’altro risponde, confutando ed espo-
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1 GRAZZI Luigi, Padre Uccelli, Missionario Saveriano (1874-1954). La vita e i fioretti / e i racconti
popolari / a due mesi dalla morte. Istituto Saveriano Missioni Estere, Vicenza 1954 (Inedito.
Archivio della Postulazione).
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