29.05.2013 Views

12/2010 - Università degli Studi del Molise

12/2010 - Università degli Studi del Molise

12/2010 - Università degli Studi del Molise

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Federico Pernazza<br />

Anche le 54 Commissioni Tecniche (CT), cui si aggiungono quelle<br />

organizzate presso gli Enti federati, debbono essere costituite ai sensi <strong>del</strong>l’art.<br />

30 <strong>del</strong>lo Statuto UNI in modo tale che vi sia un’equa rappresentanza<br />

di componenti sia <strong>del</strong>le categorie produttive sia di quelle consumatrici,<br />

nominati dai soci effettivi UNI nonché di un esperto per ciascuna<br />

amministrazione <strong>del</strong>lo Stato che sia interessato alla norma tecnica, di eventuali<br />

esperti invitati dalla Giunta Esecutiva <strong>del</strong>l’UNI, su proposta <strong>del</strong> Presidente<br />

<strong>del</strong>la CCT, oltre ai Presidenti <strong>del</strong>le Sottocommissioni presso i Coordinatori<br />

dei Gruppi di Lavoro cui le CT afferiscono ed un funzionario<br />

<strong>del</strong>la Direzione Tecnica <strong>del</strong>l’UNI.<br />

La composizione <strong>del</strong>le CT è particolarmente rilevante, perché<br />

spetta alle stesse elaborare i progetti di norme nazionali, ma anche nominare<br />

un esperto che rappresenti l’UNI nei corrispondenti organi tecnici<br />

in sede ISO e CEN. Tali esperti presentano e sostengono le posizioni<br />

formatisi a livello nazionale e relazionano poi all’organo tecnico nazionale<br />

gli sviluppi e gli esiti dei lavori cui hanno partecipato.<br />

In via generale, dunque, può affermarsi che in tutti gli organi <strong>degli</strong><br />

Enti di normazione italiana è garantita la partecipazione, oltre che di<br />

rappresentanti <strong>del</strong>le imprese e dei soggetti privati soci UNI, anche di istituzioni<br />

scientifiche e di pubbliche amministrazioni, le cui funzioni sono<br />

investite dall’attività di normazione. La effettiva considerazione <strong>degli</strong> interessi<br />

generali di cui tali componenti sono portatori nella redazione <strong>del</strong>le<br />

norme tecniche richiede tuttavia che il procedimento sia strutturato in<br />

modo tale da consentire una adeguata considerazione <strong>del</strong>le posizioni minoritarie<br />

ovvero di quelle prospettate da enti rappresentativi di interessi<br />

generali.<br />

Occorre, quindi, considerare le fasi in cui il procedimento di elaborazione<br />

<strong>del</strong>la norma tecnica è strutturato ed i principi cui si ispira.<br />

Il procedimento di elaborazione <strong>del</strong>la norma tecnica italiana si articola,<br />

secondo un mo<strong>del</strong>lo che è ormai standardizzato a livello internazionale,<br />

in quattro fasi 42 :<br />

a) la messa allo studio;<br />

b) la stesura <strong>del</strong> documento;<br />

c) l’inchiesta pubblica;<br />

d) la pubblicazione.<br />

42 Le quattro fasi si trovano in tutti i processi normativi a livello nazionale (UNI),<br />

europeo (CEN) ed internazionale (ISO). Il procedimento ed i principi cui si ispirano gli enti<br />

di normazione sono ormai codificati dalla Guida ISO/IEC, da ultimo nella versione 2009,<br />

in allegato alle ISO/IEC Directives on technical work: vedi www.iso.org<br />

142

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!