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12/2010 - Università degli Studi del Molise

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Diritto consuetudinario e raccolte normative<br />

mativa allora vigente. Le conseguenze tangibili di un simile movimento<br />

diretto ad una razionalizzazione <strong>del</strong> diritto 58 non condussero immediatamente<br />

alla creazione di un nuovo sistema, a cui invece si sarebbe<br />

potuti giungere solo attraverso una vera e propria rottura rispetto al passato<br />

che ebbe la sua incarnazione nel movimento rivoluzionario francese.<br />

Il merito di spianare la strada alle nuove istanze sociali è da attribuirsi<br />

anche al movimento illuminista 59 , che si propone in maniera<br />

forte nel corso <strong>del</strong> XVIII secolo, caratterizzandosi per una esaltazione<br />

<strong>del</strong>la razionalità e <strong>del</strong> valori <strong>del</strong>l’eguaglianza sociale. La valorizzazione<br />

di diritti naturali facenti capo all’uomo condusse alla feroce critica<br />

<strong>del</strong> preesistente sistema dei privilegi, aprendo, di fatto, la strada ad una<br />

revisione <strong>del</strong> sistema giuridico fino ad allora in uso. Gli illuministi rivendicano,<br />

pertanto, il potere <strong>del</strong>l’uomo di predisporre un proprio sistema<br />

giuridico, che tenesse in conto ma non fosse vincolato dal presunto<br />

diritto naturale: la concezione <strong>del</strong> diritto diveniva in questa maniera<br />

maggiormente aderente alla realtà sociale, in un quadro nel quale<br />

la ragione umana diveniva l’elemento idoneo a scardinare l’arcaico<br />

sistema <strong>del</strong> diritto comune.<br />

Un dato fondamentale, richiamato dal movimento illuminista 60 , risiedeva<br />

nella necessità di creare un sistema completo ed organico, eliminando<br />

il potere <strong>degli</strong> operatori <strong>del</strong> diritto sull’interpretazione esclusiva<br />

<strong>del</strong>lo stesso: nel contempo era necessario ampliare la certezza <strong>del</strong>le leggi<br />

con una normativa scritta e comprensibile a larghi strati <strong>del</strong>la popolazione.<br />

E’ evidente che la vecchia aristocrazia si opponeva in tutti i modi<br />

all’avanzare di queste idee che l’avrebbero inevitabilmente privata dei<br />

58 Sulle idee giuridiche <strong>del</strong>la rivoluzione francese cfr. G.M. LABRIOLA, La codificazione<br />

nell’interpretazione di Giovanni Tarello, riflessioni a margine, in Materiali per una storia <strong>del</strong>la<br />

cultura giuridica, XXXV, 1, 6/2005, pp. 107-<strong>12</strong>8; ivi l’A. richiama, ex multis, G. TARELLO,<br />

Le idee giuridiche <strong>del</strong>la Rivoluzione francese, in S. CASTIGLIONE (a cura di), L’opera di Giovanni<br />

Tarello nella cultura giuridica contemporanea, Bologna, 1989.<br />

59 La crisi <strong>del</strong>le istituzioni francesi viene evidenziata in primo luogo attraverso le opere<br />

di insigni giuristi quali il Montesquieu, il Rousseau e il Voltaire: il fine è sempre la creazione<br />

di un diritto nuovo, di origine statuale, caratterizzato dalla certezza, dalla razionalità<br />

e dalla semplicità. Su queste tematiche cfr. A. CAVANNA, Dal diritto comune alla codificazione.<br />

Appunti dalle lezioni, Milano, 1982; G. TARELLO, Le ideologie <strong>del</strong>la codificazione dal particolarismo<br />

giuridico alla codificazione napoleonica, Genova, 1969; in relazione al diritto penale<br />

cfr. G. DE FRANCESCO, Illuminismo e codificazione <strong>del</strong> diritto penale: le vicende francesi e l’esperienza<br />

italiana, in Materiali per una storia <strong>del</strong>la cultura giuridica, anno XXXII, n. 1, Giugno<br />

2002, pp. 277-285; A.J. ARNAUD, Les origines doctrinales du Code Civil Français, Parigi, 1969.<br />

60 Sul ruolo fondamentale <strong>del</strong>l’illuminismo giuridico e sulla separazione tra diritto<br />

e morale cfr. P. COSTA, E. SANTORO, D. ZOLO, Lo stato di diritto, storia, teoria, critica, Feltrinelli,<br />

2002, p. 353.<br />

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