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12/2010 - Università degli Studi del Molise

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Carmela Amura<br />

2.2 La storia<br />

Aristotele diceva «Anthropos zoon politicon», l’ uomo è un animale<br />

sociale. Seneca aggiunse che «l’uomo non può restare solo, ma ha bisogno<br />

di organizzarsi in comunità con altri uomini».<br />

Da queste affermazioni si evince il seme <strong>del</strong>la nascita <strong>del</strong>la famiglia<br />

come aggregato numeroso di persone. L’uomo da animale si evolve in<br />

homo e l’organizzazione <strong>del</strong> gruppo che l’istinto di socializzazione porta<br />

a formare, impone l’esigenza di identificarne, in maniera univoca, i vari<br />

componenti come elementi in esso distinti.<br />

Si comincia prendendo ispirazione dalla natura, con nomi come<br />

Lupo, Orso, Sole, Nuvola. Sarà poi la distinzione dei ruoli all’interno <strong>del</strong><br />

gruppo a comportare l’utilizzo dei vari mestieri come nomi.<br />

Con la nascita <strong>del</strong> culto per il soprannaturale, si rendono poi disponibili<br />

allo scopo anche i nomi o gli attributi <strong>degli</strong> Dei.<br />

L’uomo è un animale sociale, ma anche curioso. L’homo si evolve in<br />

homo sapiens, caratterizzato dal desiderio di conoscenza che lo spinge ad<br />

esplorare, a viaggiare e a scoprire che esistono altri gruppi.<br />

Ciò rende indispensabile identificare il proprio gruppo con un nome<br />

comune che definisca l’appartenenza al gruppo stesso.<br />

Nasce così il germe <strong>del</strong> cognome.<br />

Molti sono i riferimenti per identificarsi: il nome <strong>del</strong> capofamiglia,<br />

il nome <strong>del</strong>la località d’origine, il tipo di mestiere svolto. Unico limite,<br />

la fantasia.<br />

La data di nascita <strong>del</strong> cognome non si può collocare con esattezza.<br />

In compenso sappiamo che in Italia è comparso per la prima volta a Venezia4<br />

. Sappiamo anche che il cognome ha cessato di riprodursi nell’ultima<br />

parte <strong>del</strong> Medioevo, fra l’anno 1000 ed il 1300, quando si è cristallizzato.<br />

Le prime tracce risalgono a diversi secoli prima di Cristo. I primi<br />

nella storia a farne uso furono gli Etruschi, seguiti dai Romani.<br />

Questi ultimi, infatti, sentirono l’esigenza di chiamare le persone libere<br />

adottando tria nomina: il prenomen che distingueva l’individuo ed era<br />

paragonabile al nome proprio di persona contemporaneo; il nomen, detto<br />

anche nomen gentilicium , che denotava la gens di appartenenza, paragonabile<br />

all’odierno cognome; il cognomen, da cum e nomen, divenuto indispensabile<br />

per evitare omonimie, era la denominazione <strong>del</strong>la famiglia. Seguiva<br />

poi, talvolta, l’agnomen o soprannome, che serviva a una ancor più<br />

4 Si fa riferimento in questo caso al cognome inteso come denominazione ereditaria<br />

di una famiglia, dalla forma essenzialmente immodificabile.<br />

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