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IL PENSIERO ADOLESCENTE DI HITLER - Gigliolazanetti.eu

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del partito.<br />

Haider è stato eletto in Austria perché ha saputo interpretare le insicurezze e le ansie<br />

degli austriaci e ha suscitato un vespaio in tutta Europa perché i governanti non si sono accorti<br />

che gli stessi problemi esistevano anche in casa loro. Si può dire che Bossi e Haider hanno<br />

svegliato il can che dorme, suscitando polemiche e accuse di razzismo, xenofobia e<br />

antisemitismo. Ma il problema non è stato affrontato, perché non è stato riconosciuto nei veri<br />

termini in cui affiorava: le angosce identitarie, di fronte alla”minaccia” della globalizzazione.<br />

Ecco perché occorre prestare attenzione ai bisogni dei cittadini, che non sono solo materiali,<br />

come ho esposto nel volume “Una paura per crescere”. I bisogni dei cittadini hanno la<br />

priorità, nei criteri di valutazione e di intervento istituzionale, rispetto alle esigenze del<br />

“palazzo”.<br />

Hitler, sia pure in condizioni economiche e sociali ben diverse per certi aspetti, faceva<br />

leva sugli stessi bisogni della gente in un periodo storico di “smarrimento” dell’identità.<br />

Tuttavia, il popolo tedesco seguì Hitler nelle sue estremizzazioni, senza opporvi una<br />

consapevolezza critica e autocritica. Ciò aprì una voragine incolmabile e trascinò la Germania<br />

alla catastrofe.<br />

Presumibilmente, la Francia del terzo millennio ha maturato una consapevolezza<br />

critica, che appare evidente anche nelle reazioni dei suoi rappresentanti Chirac e Le Pen.<br />

Chirac e Le Pen a confronto<br />

Si è infiammato il tono tra Jacques Chirac e Jean Marie Le Pen, i due partecipanti al<br />

ballottaggio presidenziale in programma per il 5 maggio 2002. La pietra dello scandalo è il<br />

dibattito radiotelevisivo di cui tradizionalmente i due partecipanti al ballottaggio sono<br />

protagonisti alla vigilia del secondo turno. Il 23 aprile 2002 alle 19 Jacques Chirac era<br />

impegnato a Rennes, capoluogo bretone, nel suo primo meeting della nuova campagna<br />

elettorale. All’inizio del suo discorso è stato durissimo: “Io – ha detto – non ho mai accettato<br />

compromessi col Front national anche quando ho dovuto pagare per questo un prezzo politico<br />

elevato”. Dunque nessun accordo, nessuna convergenza, nessun confronto e persino nessun<br />

dibattito con Le Pen, che secondo Chirac non ha nulla a che spartire con i principi della<br />

democrazia a causa delle sue idee xenofobe e razziste.<br />

La risposta di Jean Marie Le Pen è arrivata a strettissimo giro di posta. Anzi<br />

d’antenna. Erano le 20.30 quando Le Pen è stato intervistato dal tiggì della rete pubblica<br />

France 2. All’ovvia domanda sulle dichiarazioni di Chirac, Le Pen ha risposto con queste<br />

parole: “La posizione di Jacques Chirac è un attentato insopportabile e inammissibile alle<br />

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