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IL PENSIERO ADOLESCENTE DI HITLER - Gigliolazanetti.eu

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d'assalto, ossia le SA, avevano molte fidanzate ebree. Sul versante italiano, nel 1938-1939<br />

Mussolini varò le leggi razziali e cominciò a subire Hitler. Gli ebrei, che fino a quel momento<br />

erano vicini al regime fascista e si sentivano protetti da esso, si sentirono traditi e qualcuno si<br />

suicidò per la disperazione.<br />

La condizione archetipica dell’Orfano<br />

La personalità di Hitler determinava il suo modo di governare. A dispetto della sua<br />

apparenza di "uomo forte", egli era indolente e fatalista: pensava che le cose si sarebbero<br />

risolte da sole senza intervenire. Questa caratteristica e' tipica della condizione archetipica<br />

dell'Orfano che non si assume la responsabilità della propria vita e accusa incessantemente gli<br />

altri, gli amici, le istituzioni, i datori di lavoro, gli insegnanti, la cultura nel suo insieme, il<br />

destino, Dio, di tutto ciò che non funziona nella sua vita.<br />

Per sentirsi meno in colpa loro stessi, gli Orfani proiettano la colpa all'esterno. Il<br />

risultato è che aumenta la loro impressione di vivere in un mondo carico di incertezze. Nella<br />

misura in cui colpiscono gli altri e il mondo circostante per tutto ciò che va male nella loro<br />

vita, si alienano gli altri e diventano sempre più soli, bisognosi e disperati. Nel momento in<br />

cui non proiettano solo la colpa al di fuori, ma la fissano anche stabilmente su un unico<br />

nemico, come faceva Hitler nei confronti degli ebrei e dei comunisti, si liberano dal processo<br />

generico di accusare il mondo. Successivamente, se trovano modi per affrontare la causa di<br />

fondo, e decidere che non si deve essere alla mercé del male, delle proprie malattie, della<br />

condizione economica sull'orlo del tracollo o della depressione economica generale, possono<br />

cominciare a ritenere possibile assumersi la responsabilità della propria vita.<br />

Il 13 gennaio 2002, assistendo ad una trasmissione televisiva sull'Europa in onda verso<br />

mezzogiorno, nel programma che riguardava l'attuale condizione della Serbia, rimasi colpita<br />

dalle dichiarazioni di un giovane serbo che, mentre illustrava la crisi economica del suo paese<br />

e indicava le macerie dei palazzi della capitale, Belgrado, la città più <strong>eu</strong>ropea dell'Est,<br />

espresse una riflessione in termini evolutivi: "I tedeschi ci hanno impiegato 20 anni per<br />

assumersi la responsabilità della propria vita dopo la fine della guerra. Io ritengo che sia<br />

giunto il momento di aprire il nostro cuore e assumerci la responsabilità della nostra vita".<br />

Affidandosi temporaneamente a qualcuno al di fuori di loro, un potere superiore, un<br />

gruppo, un movimento, le persone che sono in questo stadio di Orfanità cominciano a<br />

spingersi oltre il dualismo della dipendenza/indipendenza nella misura in cui saranno<br />

incoraggiati a farsi carico, gradualmente e sostenuti quando serve, della loro vita, sperando<br />

che non abbiano la sfortuna di restare agganciati a qualcuno che vuole la loro dipendenza.<br />

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