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IL PENSIERO ADOLESCENTE DI HITLER - Gigliolazanetti.eu

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Benito Mussolini<br />

Benito Mussolini pensava che Hitler fosse un interessante capo-popolo; ma lo<br />

guardava dall'alto in basso. Poi si accorse che la sua scalata al potere era veloce e decisa.<br />

Hitler, a sua volta, ammirava Mussolini, che era stato un dirigente socialista e direttore de L<br />

'Avanti, per la sua cultura e arte oratoria. Nel 1936-1938 i loro rapporti erano alla pari.<br />

Alcune note biografiche di Mussolini possono ampliare il contesto in esame. Il 29<br />

luglio 1883 nasceva a Predappio, in provincia di Forlì, l'uomo che avrebbe portato l'Italia in<br />

guerra. Benito Mussolini, figlio di Alessandro e Rosa Maltoni, crebbe in una famiglia molto<br />

unita. Già in età scolare manifestava un carattere turbolento. Prima di compiere i 18 anni,<br />

collezionò un paio di aggressioni all'arma bianca. Anche se non provocò nessuna delle<br />

numerose risse che lo videro protagonista durante il periodo studentesco, è innegabile che<br />

avesse un carattere violento, unito, tuttavia, a una profonda cultura e sete di conoscenza,<br />

inculcategli soprattutto dal padre.<br />

Un aneddoto racconta che il Duce, da bambino, corso a piangere dal padre perché un<br />

compagno lo aveva colpito in faccia con una pietra, fu rimproverato aspramente per non aver<br />

restituito i colpi ricevuti. Il giovane Mussolini subì fortemente l'influenza paterna e fu, come il<br />

padre, convinto socialista e non credente, anche se per compiacere la madre - donna di animo<br />

nobile e molto devota - ricevette la Prima Comunione.<br />

Il bisogno di un uomo forte<br />

Con un'economia al collasso, in quel periodo in Germania veniva percepito il bisogno<br />

di un uomo forte, perché la democrazia non aveva ottenuto nulla. Si auspicò l'inizio di una<br />

rivoluzione in Baviera. L'elemento trascinante del partito nazionalsocialista era la personalità<br />

del Führer. Egli era disorganizzato e arrivava in ritardo alle riunioni, ma il partito andava<br />

avanti lo stesso.<br />

Il calo dei prezzi portò la povertà nelle campagne e gli americani chiesero la<br />

restituzione dei crediti. È infatti grazie ai prestiti che la repubblica di Weimar pagò i danni di<br />

guerra alla Gran Bretagna e alla Francia. I disoccupati stentavano a sopravvivere e nel 1921 in<br />

Germania c'e n'erano cinque milioni e mezzo. Le cinque maggiori banche tedesche fallirono<br />

nel 1931. La classe media cadde in miseria e il Paese era sull'orlo del disastro.<br />

Hitler disse che avrebbe vinto la povertà e cancellato la disoccupazione. Il partito<br />

avrebbe eliminato i nemici della Germania e rinforzato l'identità del Paese. Il<br />

nazionalsocialismo, tuttavia, non aveva un programma determinato. Parlava di ordine e<br />

disciplina. I nazisti erano ossessionati dall'immagine di ordine. Ogni singolo individuo faceva<br />

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