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IL PENSIERO ADOLESCENTE DI HITLER - Gigliolazanetti.eu

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non basati sulla ragione ma fondati solo sul “sentimento”. In questo caso, secondo Hitler, solo<br />

l’oratore può fare appello a “queste forze nascoste”, mai lo scrittore. Il buon esito dipende da<br />

situazioni e influssi impensabili: l’oratore di intuito sensibile può calcolare tutto questo da ciò –<br />

scrive Hitler nella pagina seguente – e anche l’ora del giorno in cui il discorso avviene ha un<br />

influsso determinante sul suo esito. L’opera di propaganda, svolta toccando le corde sensibili<br />

delle folle, diventa quindi fondamentale e Hitler cita la propaganda marxista quale modello da<br />

seguire in questo brano:<br />

Ciò che rese ben disposti al marxismo milioni di lavoratori non è tanto lo stile dei dotti<br />

marxisti quanto l’inesauribile e veramente formidabile opera di propaganda di decine di migliaia<br />

d’instancabili agitatori, dal grande apostolo incitatore, fino al piccolo dirigente di sindacato, e<br />

all’uomo di fiducia e all’oratore di comizio.<br />

Oltre a ciò, le centinaia di migliaia d’assemblee, dove questi oratori del popolo, saliti sul<br />

tavolo di osterie piene di fumo, ripeterono le loro concezioni alla folla, diedero loro una meravigliosa<br />

cognizione del materiale umano e furono capaci di scegliere le armi migliori per assalire la fortezza<br />

dell’opinione pubblica.<br />

E furono utili anche al socialismo le grandissime dimostrazioni di massa, quelle schiere di<br />

centomila uomini che diedero al piccolo individuo meschino la certezza di essere sì un piccolo verme,<br />

ma nello stesso tempo un componente di un grosso drago, sotto l’alito bruciante del quale l’odiato<br />

mondo borghese andrebbe un giorno in fiamme e la dittatura proletaria otterrebbe il trionfo finale.<br />

Da una tale propaganda vennero fuori individui pronti e preparati a leggere scritti<br />

socialdemocratici: scritti che, alla loro volta non sono stampati, ma parlati. Poiché, mentre, nel settore<br />

borghese, professori e uomini colti, teorici e scrittori di ogni tipo talvolta cercarono di parlare, nel<br />

marxismo, gli oratori cercano spesso anche di scrivere.<br />

E proprio l’ebreo, che qui si presenta sovente, generalmente e grazie alla sua falsa capacità e<br />

classicità dialettica ha, pure come scrittore, più l’aspetto di un oratore rivoluzionario che quello di una<br />

persona che scrive. 8<br />

Hitler non manca di condire le sue osservazioni con l’aceto dell’offesa diretta agli<br />

ebrei, accennando alla loro “falsa capacità e classicità dialettica”. Ma non risparmia nemmeno<br />

il comune mortale che definisce “piccolo individuo meschino” e “piccolo verme, ma nello<br />

stesso tempo un componente di un grosso drago”, quando si trova all’interno della massa.<br />

Nelle descrizioni di Hitler emergono i suoi tratti di personalità sado-masochistici, che<br />

corrispondono al suo modo di trattare gli altri con affetto e disprezzo, come viene dipinto<br />

8 Ibidem, pp. 92-93<br />

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