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IL PENSIERO ADOLESCENTE DI HITLER - Gigliolazanetti.eu

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che valgo anch’io come lui, non perché mi interessi la materia. Ho sempre fatto quello che gli<br />

altri vogliono che io sia: i miei genitori vogliono che sia un bravo ragazzo e io lo sono.<br />

Quando non ce la faccio più perché sono pressato, mi sfogo. Il mio allenatore vuole<br />

che io vinca e io vinco. La mia filosofia è fare quello che gli altri vogliono che io sia . Degli<br />

adulti (insegnanti) nessuno dice male di me”.<br />

Dalle dichiarazioni di Cesare emergono tutte le contraddizioni e le ambiguità proprie<br />

dell’adolescente,che è e si sente intellettualmente un adulto e vuole dimostrare di essere un<br />

uomo vincendo tutti. Dietro questo bisogno di dimostrare la sua superiorità, trapela una<br />

profonda insicurezza. Egli tenta di affermarsi e di imporsi al suo ambiente per la sua<br />

singolarità come campione di nuoto, ma in definitiva si riduce al assecondare la volontà dei<br />

genitori e dell’allenatore, ad imitare un modello proposto da loro e finisce per essere un<br />

conformista. Respingendo i vecchi modelli, l’adolescente deve trovarne di nuovi prima di<br />

potere, o piuttosto per potere, essere finalmente se stesso.<br />

Assomiglia ad un attore che interpreta vari personaggi, non sapendo chi sia, e alla fine<br />

sceglie quello che gli si adatta meglio.<br />

A cominciare dall’ottava seduta, Cesare sostiene di non essere più preso dal bisogno di<br />

vincere. Non trovando più la motivazione, vorrebbe smettere di fare gli allenamenti di nuoto.<br />

Tuttavia, si sente legato agli amici, compagni di gare, e decide di restarci unicamente<br />

per non perdere le amicizie.<br />

Alla nona seduta Cesare mi porta un sogno significativo, che riassume con queste<br />

parole : “Parlavo con la preside. Non ne potevo più di quella scuola perché la preside non mi<br />

lasciava uscire. Allora l’ho picchiata, perché mi chiudeva le porte e i cancelli”. Da questo<br />

sogno trapelano le motivazioni profonde delle esplosioni di aggressività lamentate dai genitori<br />

di Cesare. Egli si trova nella tipica fase dell’Orfano prigioniero dei suoi carcerieri.<br />

Decidiamo di prendere spunto da questo sogno, che diventa una delle parti principali<br />

di un film di cui Cesare scrive il copione. Poi fa un viaggio in una vita precedente salendo su<br />

un treno immaginario che si ferma in una stazione dove si trova l’ostacolo che gli impedisce<br />

di risolvere il suo problema nella sua vita attuale. Qui gira varie sequenze e alla fine aggiusta<br />

le sequenze in un film che comprende il copione iniziale, il filmato del viaggio nel passato e<br />

un fantastico finale positivo. Poi il produttore fa una festa finale per festeggiare il<br />

completamento del film.<br />

Il bisogno ossessivo di vincere e di comandare di Cesare emerge nettamente nel<br />

resoconto finale di questa fantasia guidata: “Sono andato in una vita precedente. Mi piacciono<br />

le cose sfarzose, fare il dittatore buono che decide anche per gli altri. La sfida è essere saggi e<br />

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