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IL PENSIERO ADOLESCENTE DI HITLER - Gigliolazanetti.eu

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nostra patria, per la compattezza del nostro Stato e per dare da mangiare ai nostri figli. Visto da questa<br />

posizione e osservandoci intorno, i soli Stati con cui possiamo allearci sono: l’Inghilterra e l’Italia. 14<br />

In un punto successivo Hitler precisa: “Dunque le Nazioni, che non hanno un fine più<br />

che importante per non volere la nostra fine totale, si affiancano alla Francia per rapinarci, in<br />

modo da non lasciare la Francia, l’unica che si irrobustisce tramite noi”. 15<br />

Malgrado il disprezzo dichiarato per i francesi e per i loro costumi, giudicati il<br />

massimo esempio di depravazione, Hitler non nascondeva, tuttavia, la sua ammirazione per<br />

Parigi. Durante una visita nella Ville Lumière, il Führer non smise di contemplare la città,<br />

affascinato dalla sua imponenza. Una volta sull’aereo, pronto a ripartire per la Germania<br />

insieme al suo seguito, chiese al pilota di sorvolare la città. Mentre solcavano il cielo annerito<br />

dal fumo, il Führer disse ai suoi uomini: “Era il sogno della mia vita poter vedere Parigi. Non<br />

so come esprimere la mia felicità per averlo realizzato”.<br />

Il mito della supremazia della razza ariana<br />

Anche la coesione del popolo viene concepita da Hitler come derivata dall’unità di<br />

sangue e di razza, senza alcun accenno alla solidarietà umana e ai valori condivisi, che creano<br />

il vero terreno dell’unità. E, nella sua ottica, la pace si basa sulla spada vincitrice di un popolo<br />

dominatore che si impadronisce del mondo per l’utilità di una civiltà superiore. Nelle<br />

“caratteristiche incontaminate di individui germanici del nord” egli riconosce il più pregiato<br />

tesoro per il futuro. Considerando che il linguaggio crea la realtà, sulla base di un ben noto<br />

principio della comunicazione, si può osservare che le parole usate da Hitler contengono tutti<br />

i presupposti per lo scatenamento di una guerra che affermi la supremazia razziale del popolo<br />

tedesco. E occorre sottolineare che la sua concezione della pace si basa su queste premesse.<br />

La lettura del brano in cui getta la base teorica alle leggi razziali è particolarmente<br />

significativa:<br />

Ciò causa una profonda rovina: il popolo tedesco è privo di qualunque disposizione innata di<br />

gruppo basata sull’unità di sangue, quella disposizione che nel pericolo preserva dalla distruzione le<br />

nazioni, facendo dimenticare le grandi e piccole divergenze interne e ponendo contro al nemico<br />

comune, il chiuso fronte di un gruppo unito.<br />

14 Ibidem, p. 201<br />

15 Ibidem, p. 202<br />

Nell’intrico delle nostre caratteristiche di razza, che non si fusero, si trova la base di quello che<br />

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