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IL PENSIERO ADOLESCENTE DI HITLER - Gigliolazanetti.eu

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costavano poco, dovevano stare al loro posto, non avvicinarsi e non agitarsi troppo. Kennedy<br />

disse che voleva cambiare la società americana, in cui milioni di uomini vivevano in miseria<br />

mentre gli altri si arricchivano. Lo votarono neri, immigrati, diseredati, sindacati, industriali<br />

del petrolio. Kennedy operò contro il razzismo in un periodo in cui i sudisti uccidevano i<br />

leader neri. Ma il 22 novembre 1963 fu assassinato a Dallas da un complotto che aveva a<br />

monte un intreccio tra mafia, una parte della CIA, i petrolieri tartassati dalle tasse, i cubani<br />

anticastristi “traditi”, in quanto aveva promesso loro la liberazione di Cuba, mentre finì per<br />

chiudere i loro campi.<br />

Questo presidente “visionario”, che ha aperto una Nuova Frontiera, sfidando il<br />

pregiudizio e la violenza, disse che “il potere, il prestigio e la decisione, tutto dipende dalla<br />

persona del prossimo presidente degli USA”.<br />

In un’epoca in cui l’ingresso di un nero in una prestigiosa università degli USA<br />

richiese la scorta armata della polizia, perché l’istruzione di alto livello era considerata un<br />

privilegio dei bianchi, è opportuno riflettere sul valore da attribuire alla personalità, al di là<br />

del colore della pelle, del sesso, dell’etnia, della religione ecc. Nella città in cui vivo, nel<br />

2002, è stata diffusa da un quotidiano la notizia che un nero ha trovato un marsupio<br />

contenente circa 4.000 <strong>eu</strong>ro e l’ha consegnato alla polizia. Le etichette di “delinquenza”<br />

appiccicate indiscriminatamente agli extracomunitari vanno dunque riviste, e non solo alla<br />

luce di episodi isolati che confermano il contrario. I pregiudizi razziali vanno riesaminati, in<br />

quanto le generalizzazioni sono sempre ingiuste. I pregiudizi sessuali sono altrettanto radicati<br />

e finiscono per sancire l’oppressione delle donne. Le signore che hanno votato Le Pen perché<br />

sono state scippate per strada e lui assicura che combatterà la criminalità, probabilmente non<br />

hanno focalizzato l’attenzione sul fatto che questo focoso “nonno bretone” ritiene che le<br />

donne devono stare a casa a servire marito e figli.<br />

Il primo maggio 2002 Le Pen scopre la statua di Giovanna d’Arco, dicendo che è la<br />

sua Eroina con il motto: “La Francia ai francesi!” Occorre ricordare a Le Pen che la sua<br />

Eroina era una donna intraprendente e coraggiosa, che è stata sacrificata a 19 anni dall’ottusità<br />

del mondo maschile primitivo e arretrato. Tra i capi d’accusa c’erano anche la stregoneria e<br />

l’aver indossato abiti maschili per condurre le battaglie. L’idea di Le Pen di mandare le donne<br />

a casa dal lavoro, per tenerle occupate esclusivamente con pentole, pannolini dei bebè e<br />

stanze da pulire non è forse contraddittoria con il modello della sua Eroina?<br />

Il promotore delle donne eternamente “a servizio”, come cameriere dell’umanità, in un<br />

rigido ruolo secondario di spettatrici di ciò che fanno gli uomini, è stato votato da persone<br />

consapevoli della loro scelta o soltanto arrabbiate perché la controparte Jospin non parlava un<br />

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