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IL PENSIERO ADOLESCENTE DI HITLER - Gigliolazanetti.eu

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dei pesci che ha messo nei guai gli esperti di sondaggio e che non aiuta a capire, a<br />

decodificare il voto.<br />

Forse è mancata alla sinistra di Jospin un’idea unitaria che desse il senso dei valori e<br />

della lotta per realizzare questa visione del mondo. Per questo, l’attenzione si è concentrata<br />

sull’estrema destra lepenista e l’estrema sinistra trotzkista.<br />

Ricollegandoci alla visione del mondo del nazionalsocialismo, fedeltà, dedizione e<br />

silenzio, secondo Hitler, sono valori da inculcare e migliorare nella scuola di una grande<br />

nazione, naturalmente con la finalità di creare dei sudditi con il culto dell’autorità, obbedienti<br />

e irreggimentati in un ordine precostituito e controllato dallo Stato nazionale.<br />

I COMPITI EDUCATIVI DELLO STATO NAZIONALE<br />

Hitler esamina quelli che a suo avviso sono i più frequenti errori educativi e incarica lo<br />

Stato nazionale del compito di curare l’educazione della volontà e la forza della<br />

determinazione:<br />

Ma in generale, la rovina dell’attuale vile mancanza di volontà e di determinazione è frutto<br />

specialmente dell’educazione sbagliata che ci fu data da giovani, i cui risultati iniziali si propagano<br />

nell’età matura e nella mancanza di audacia civile negli uomini di Stato si conclude e si compie. Ha la<br />

medesima provenienza quel sfuggire alle responsabilità che oggi si manifesta. Pure in questo caso lo<br />

sbaglio è da ricercarsi nell’educazione impartita ai giovani, poi invade tutta la vita pubblica e trova il<br />

suo eterno completamento negli ordinamenti dei giovani parlamentari. Già nella scuola si attribuisce<br />

più valore alla ammissione “coraggiosa e piena di rammarico” della propria colpa e ai “mortificati<br />

pentimenti” del piccolo peccatore, che ad una sincera confessione. Questa, a molti attuali educatori<br />

sembra perfino una manifestazione chiara di una incorreggibile bassezza d’animo, e perciò (fatto<br />

inconcepibile!) a molti giovani viene predetto il patibolo per qualità che sarebbero d’ineguagliabile<br />

pregio se costituissero il bene comune di tutta una nazione.<br />

Lo Stato nazionale, come dovrà un giorno curare l’educazione della volontà e la forza di<br />

determinazione, così dovrà inculcare ai piccini la gioia della responsabilità, e il coraggio della sincera<br />

e leale confessione solo se riconoscerà come valida questa necessità, dopo, una lunghissima opera<br />

educativa, un corpo nazionale non più sottoposto a quelle debolezze che oggi concorrono, fatalmente,<br />

alla nostra fine. 31<br />

31 Ibidem, pp. 43-44<br />

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