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IL PENSIERO ADOLESCENTE DI HITLER - Gigliolazanetti.eu

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Parlo per quello che dicono i genitori. Ho assorbito opinioni da loro e le do, anche se<br />

non so se le condivido o no. Non so qual è veramente la mia opinione”. In altre parole,<br />

Carmen non sa qual è la sua identità, in base a ciò che pensa, sente, fa, vuole e desidera e a<br />

come ottiene ciò che vuole. Mi chiede implicitamente di aiutarla a trovare la sua identità, per<br />

potersi muovere a suo agio nel mondo.<br />

L’Io e il Sè<br />

Un sano sviluppo dell’Io ci aiuta in questo percorso evolutivo. Tuttavia, occorre<br />

sviluppare anche funzioni trascendenti o di ordine superiore.<br />

In realtà, è l’unione tra l’Io e lo Spirito che rende possibile la nascita del Sé. Noi tutti<br />

abbiamo la possibilità di essere riusciti, felici, autorealizzati e spirituali. Per aiutare la nostra<br />

psiche ad evolversi possiamo intraprendere il Viaggio, nei suoi tre stadi: preparazione,<br />

viaggio e ritorno. Affiancando punto per punto gli stadi dello sviluppo della psiche umana,<br />

prima sviluppiamo l’Io, quindi incontriamo lo Spirito e infine portiamo alla luce il senso<br />

unico del Sé. Il Viaggio dell’Io ci insegna ad essere sicuri e a riuscire nel mondo; il Viaggio<br />

dello Spirito ci aiuta a diventare reali e autentici nel momento in cui incontriamo i più<br />

profondi misteri della vita; e il viaggio del Sé ci mostra il modo per trovare ed esprimere la<br />

nostra autenticità, il nostro potere e la nostra libertà.<br />

L’Io è il “contenitore” della nostra vita: crea una linea divisoria fra noi e tutto il resto e<br />

media il nostro rapporto con il mondo. Ci aiuta anche a imparare ad inserirci nel mondo come<br />

lo conosciamo e ad agire per cambiare quel mondo sulla base dei nostri bisogni.<br />

Lo Spirito, che la scuola di Carl Gustav Jung fa coincidere con l’inconscio o con la<br />

stessa psiche, ci mette in contatto con il transpersonale. Lo Spirito è anche l’archivio di tutto il<br />

potenziale del genere umano. Tale potenziale risiede in ciascuno di noi: è analogo a semi in<br />

incubazione pronti a germogliare se le condizioni esterne, simili al sole, all’acqua e al suolo<br />

fertile, sono propizie. Per le persone che credono in una vita ultraterrena, lo Spirito è la parte<br />

di noi che continua a vivere dopo la morte del corpo. Ma non occorre credere in una vita<br />

futura per entrare in contatto con lo Spirito.<br />

Il Sè indica il raggiungimento di un senso di reale identità. Quando nasce il Sé,<br />

sappiamo chi siamo, le parti sparse della nostra psiche si ricongiungono, e noi sperimentiamo<br />

la completezza e l’unità. Il nostro compito, a quel punto, diventa trovare i modi adeguati per<br />

esprimerci nel mondo e, nel fare ciò, dare il contributo che solo noi possiamo dare per portare<br />

gioia nella nostra vita ,e aiutare il deserto a fiorire.<br />

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