IL PENSIERO ADOLESCENTE DI HITLER - Gigliolazanetti.eu
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aiutandosi a vicenda.<br />
Il presidente Ciampi, il 15 aprile 2002, ricevendo il presidente tedesco Rau, ha detto in<br />
televisione: “Basta attentati e occupazione militare. Siamo amici di Israele e della Palestina.<br />
Vogliamo aiutarli ad uscire da questa situazione disperata e a raggiungere i loro obiettivi:<br />
sicurezza per Israele e indipendenza per la Palestina”.<br />
E alcuni manifestanti pro Israele intervistati alla televisione francese il 15 aprile 2002<br />
ci hanno tenuto a precisare che sostenere Israele non vuol dire approvare la politica di Sharon,<br />
il quale ha detto che alla Conferenza internazionale di pace non vuole né Arafat né l’Europa.<br />
È stato notato che Sharon vuole solo chi gli dà ragione, ma in questo modo non si portano<br />
avanti né i negoziati di pace né le trattative per un “cessate il fuoco”. E il premier Berlusconi<br />
ha detto in televisione che alla conferenza annunciata dovranno partecipare gli USA,<br />
l’Europa, la Russia, i Paesi arabi moderati, oltre ai diretti interessati Israele e Palestina. Così<br />
viene previsto l’intervento dei ministri degli Esteri dei rispettivi Paesi, per non creare scontri<br />
sulla presenza di Arafat.<br />
Si può vincere il terrorismo solo sradicando le cause politiche, economiche, sociali e<br />
ideologiche che lo alimentano. Il successo militare nella lotta al terrorismo conseguito da<br />
Sharon alimenta rabbia e vendetta, la molla di futuri attentati. Ma la sopravvivenza dello Stato<br />
di Israele va garantita con una politica che superi le ostilità del mondo arabo verso Israele, in<br />
modo che quest’ultimo non metta in atto una politica di prevaricazione per “eccesso di<br />
esasperata autodifesa”, attraverso l’occupazione dei territori e la distruzione delle case dei<br />
palestinesi nei territori invasi.<br />
Le proposte di Ehud Barak, pur essendo probabilmente il massimo che Israele potesse<br />
offrire senza porre in discussione la propria esistenza, non sono state accettate da Arafat<br />
presumibilmente per la pressione esercitata su di lui dalle associazioni terroristiche e dagli<br />
Stati arabi che soffiano sul fuoco.<br />
Il potere dell’ostilità incancrenita in 45 anni di conflitti arabo-israeliani è veramente il<br />
grande dominatore della scena mediorientale. E Arafat si è reso responsabile di aver trascinato<br />
il suo popolo in una strage, per non aver avuto il coraggio o la possibilità – visto il potere<br />
delle numerose associazioni terroristiche, da Hamas a Yezbollah, al Fatah ecc. – di trovare<br />
una soluzione politica.<br />
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