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IL PENSIERO ADOLESCENTE DI HITLER - Gigliolazanetti.eu

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come quello di Mosè, di Aronne, di Cur. Pregare, pregare. Il Papa crede nella preghiera: unirsi<br />

alla preghiera del Papa è aggiungere la nostra pagliuzza al fuoco della fede del papa, che è il<br />

fuoco dell'amore che Cristo è venuto a portare sulla Terra.<br />

Non si può pregare "contro" qualcuno. La preghiera appartiene a tutte le religioni, e<br />

ogni uomo religioso può e deve pregare per la pace.<br />

I termini teologici e liturgici della preghiera di Assisi sono chiarissimi, espressi e<br />

ribaditi dal Papa anche all'Angelus della domenica precedente, con queste parole: "La<br />

Giornata di preghiera per la pace non intende in alcun modo indulgere al sincretismo<br />

religioso. Ogni gruppo religioso, infatti, pregherà in luoghi diversi secondo la propria fede, la<br />

propria lingua, la propria tradizione, nel pieno rispetto degli altri".<br />

Qualcuno si scandalizza, qualcun altro sospetta strumentalizzazioni? Gesù non è mai<br />

arretrato davanti allo scandalo farisaico: egli mangiava con i pubblicani, accettava l'unguento<br />

da una peccatrice pentita, consentiva che i suoi discepoli affamati triturassero le spighe con le<br />

dita, contravvenendo al precetto rituale del Sabato.<br />

Soltanto i cristiani, uniti nella fede dell'unico Cristo, nonostante la varietà di<br />

confessioni, ad Assisi pregano insieme, tanto più perché si trovano nell'Ottavario di preghiere<br />

per l'unità dei cristiani. Gli stava a cuore la salvezza delle anime, ed è venuto sulla terra per i<br />

malati non per chi ritiene di essere sano.<br />

Nessun sincretismo. Nella storiografia religiosa, il sincretismo è la mescolanza di<br />

dottrine religiose e filosofiche diverse, che appaiono inconciliabili, in un complesso<br />

eterogeneo. L'ecumenismo, il dialogo interreligioso, non sono da delegare ai congressi, alle<br />

tavole rotonde fra esperti, nell'intento di arrivare a un compromesso: si tratta, ancora una<br />

volta, di pregare. Se ciascuno, in buona fede, approfondisce la propria religione, coglierà gli<br />

elementi, storici e dottrinali, che lo separano dalla pienezza di verità che Gesù Cristo ha<br />

affidato, affidando se stesso, alla Chiesa cattolica che, con Giovanni Paolo II è impegnata<br />

anche alla purificazione della memoria.<br />

La verità non la si possiede: se ne è posseduti. Essere nella verità cattolica non è un<br />

privilegio né, tanto meno, un monopolio: è un compito, un dovere che induce a renderne<br />

partecipi gli altri, nel rispetto della libertà delle coscienze, ma con la consapevolezza di<br />

rispondere al preciso mandato di Cristo che ha ammonito i discepoli di predicare il Vangelo<br />

fino ai confini della terra. Tuttavia, predicare non vuol dire "convertire" e tantomeno con la<br />

forza. Gesù ha detto: "Andate in tutto il mondo e predicate il Vangelo ad ogni creatura" e<br />

"Convertitevi!", non certo "Convertite!"<br />

Giovanni Paolo II, ancora una volta, ha preso l'iniziativa: ha amato per primo. E non è<br />

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