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IL PENSIERO ADOLESCENTE DI HITLER - Gigliolazanetti.eu

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in Borsa e la politica francese di vedute comuniste.<br />

Ma proprio in queste coincidenze c’è un’enorme minaccia per la Germania. Proprio perciò la<br />

Francia è e resta il maggiore nemico. I francesi, se diventano sempre più schiavi, poiché fanno loro gli<br />

interessi della predominazione mondiale ebraica, sono sempre portatori di una sempre maggiore<br />

minaccia per la sopravvivenza della popolazione <strong>eu</strong>ropea bianca. 19<br />

Hitler è molto esplicito nel suo scritto e abbozza schematicamente il suo progetto<br />

futuro: “Se all’inizio e durante il conflitto – egli scrive – si fossero uccisi con i gas dodici o<br />

quindici mila di quei giudei distruttori del popolo, come rimasero uccisi dai gas sui campi di<br />

battaglia centinaia di migliaia di tedeschi di tutte le classi, non sarebbero morte invano milioni<br />

di persone. Ammazzando dodici mila criminali finché si era in tempo, avrebbero guadagnato<br />

la vita un milione di preziosi tedeschi.<br />

Ma fu caratteristica della politica borghese lasciar morire senza far nulla per salvarle<br />

milioni di persone, mentre furono considerati inviolabili dieci o dodici mila traditori della<br />

patria, furfanti, usurai, assassini”. 20<br />

L’idea razzista del mondo<br />

Il compito principale del nuovo movimento fondato sull’idea razzista del mondo è<br />

quello di operare in modo che la comprensione dell’essenza e del fine della vita dello Stato sia<br />

evidente e unitaria. Lo Stato è la condizione preliminare per creare una superiore civiltà<br />

umana e naturalmente Hitler si riferisce ad “Ario portatore di civiltà”.<br />

A proposito di razzismo, e di idea razzista del mondo, Ruggero Guarini su “Il<br />

Giornale” del 24 aprile 2002 ha osservato che la nostra sinistra ha certamente ragione a<br />

trovare disgustoso il razzismo più o meno dichiarato delle estreme destre <strong>eu</strong>ropee. Ma ne<br />

avrebbe anche di più se si decidesse a capire che non meno repellente è il suo razzismo non<br />

dichiarato, che essendo appunto non dichiarato, nonché in larga misura inconsapevole, è forse<br />

anche più deleterio. Giacché i morbi più pericolosi sono spesso proprio quelli che sfuggono<br />

alla percezione di coloro che ne sono affetti.<br />

Alle sinistre <strong>eu</strong>ropee l’accusa di essere anch’esse razziste, benché parzialmente<br />

addolcita dal riconoscimento dell’appartenenza del loro razzismo alla specie dei pregiudizi<br />

più o meno inconsci, sembrerà un affronto intollerabile. Eppure la prima lezione che esse<br />

dovrebbero trarre dai recenti infortuni politici di Francia e Alsazia dovrebb’essere appunto<br />

19 Ibidem, pp. 204-205<br />

20 Ibidem, p. 251<br />

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