IL PENSIERO ADOLESCENTE DI HITLER - Gigliolazanetti.eu
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mondo, spegnendo le intolleranze e contrapposizioni tra civiltà in nome di una solidarietà tra i<br />
popoli”.<br />
L’Europa è riuscita a creare amicizia e fratellanza dove 60 anni prima c’erano odio e<br />
divisione, ponendosi come modello di crescita “evolutiva” e non solo di crescita economica<br />
per il mondo intero. L’aver appreso la lezione della storia ne fa un modello di civiltà.<br />
Il “ruolo guida” del nostro Paese nella “Magna Europa” viene scandito mentre<br />
vengono sottolineate la specificità dei popoli <strong>eu</strong>ropei e la loro storia, dall’antica Grecia alla<br />
romanità, dalla tradizione ebraico-cristiana al Medio Evo, al Rinascimento, all’Illuminismo,<br />
fino all’Ottocento delle patrie e al Novecento della storia contemporanea.<br />
La cultura politica autenticamente aperta all’alternanza in una visione politica bipolare<br />
dove non c’è spazio per il trasformismo, fanno del nostro Paese una guida democratica<br />
proiettata verso la stabilità e la pace.<br />
La “versione creativa”, cementata dall’”allearsi per” un progetto, anziché dall’”unirsi<br />
contro” qualcuno o qualcosa, prende spazio in questa dimensione di crescita delle nazioni e<br />
degli individui all’interno di esse. Trovando l’” identità nella sintesi”, una coalizione di<br />
governo recupera un’unità interna e una compattezza che verrebbero meno nelle “parti scisse<br />
e in lite tra loro”.<br />
La valorizzazione dell’individuo in quanto persona e personalità occupa il primo posto<br />
sul piano culturale, accanto alla solidarietà e al rispetto dei sacrosanti diritti umani di tutti. La<br />
carità compassionevole appartiene ai sentimenti. In politica ci sono i diritti umani da rispettare<br />
e la giustizia sociale, nel dialogo con l’opposizione e le parti sociali. L’attenzione alle fasce<br />
più deboli , sentendosi parte del mondo leso nei suoi diritti e oppresso nella sua dignità, deve<br />
avere la priorità sul “resto”. Avere una personalità non vuol dire comportarsi come colonnelli<br />
che danno ordini, bensì saper attingere alle proprie risorse umane per arricchire gli altri, nel<br />
rispetto della personalità degli altri.<br />
L’ordine, in tale dimensione, non viene concepito come “gerarchico”, del tipo<br />
dominante/dominato (one-down), in cui si esige che qualcuno dia ordini e qualcun altro debba<br />
obbedire, anche se dissente. Il rispetto della persona, dell’individuo, della libertà e della<br />
dignità viene prima di qualsiasi ordinamento gerarchico. Nella stessa linea, l’amor patrio non<br />
va confuso con il “culto del capo” e con la dipendenza gregaria che crea sudditanza. E la<br />
Patria non è quella dei colonnelli, bensì quella dei cittadini. Amare e cambiare l’Italia è<br />
possibile, senza essere “sospettati” di rigurgiti fascisti, totalitari e unidirezionali. Il sogno di<br />
cambiare il proprio Paese può diventare realtà, nella misura in cui viene inseguito con il cuore<br />
, oltre che con la mente.<br />
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