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IL PENSIERO ADOLESCENTE DI HITLER - Gigliolazanetti.eu

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donne che lavorano in cucina, lavano e stirano oppure seducono gli uomini in atteggiamenti<br />

sexy. Eppure, questa idea “estremistica” viene smentita da molti controesempi della storia<br />

della civiltà.<br />

Ad esempio, nella cultura fenicia le donne rivestivano un ruolo importante e incisivo.<br />

Nell’814 a.Chr. un gruppo di fenici fuggiaschi da Tiro vanno sul golfo di Tunisi e fondano<br />

una colonia. Virgilio la definisce “una grande fattoria fenicia nata dall’intraprendenza di una<br />

donna, Didone (Elyssa), perseguitata dal tiranno Pigmalione”. Diventerà la capitale di un<br />

potente impero commerciale che prenderà il nome di Cartagine – Kart-Haddash (dal suo nome<br />

punico) sotto i romani – e Didone sarà la sua prima regina. Intrepida e coraggiosa, morirà<br />

suicida maledicendo Enea, che l’aveva abbandonata. Enea è l’eroe troiano approdato nel<br />

Lazio, che i romani considerano il loro progenitore. I cartaginesi, navigatori e commercianti,<br />

estendevano i loro confini dalle coste libiche allo stretto di Gibilterra e il loro impero<br />

commerciale eccellerà nel trasporto della porpora, dell’avorio, degli schiavi e dei metalli<br />

preziosi. Possedevano una grande flotta che li rese padroni del Mediterraneo. La cultura<br />

fenicia ed etrusca ci parla delle donne come di protagoniste della società, oltre che<br />

dell’educazione dei figli. Esse non erano solo le custodi del focolare domestico o di quello<br />

sacro, come succedeva a Roma per le sacerdotesse di Vesta.<br />

D’altro lato gli ebrei apprezzavano l’intelligenza molto più della bellezza e della<br />

castità, e non la ritenevano affatto un privilegio dell’uomo. Presso di loro, donne<br />

intellettualmente dotate potevano raggiungere posizioni di primissimo piano. Ne è un esempio<br />

eloquente Debora, la Giovanna d’Arco ebraica, che durante le lotte per la conquista di Canaan<br />

incoraggiò i titubanti contribuendo alla vittoria su Sisera, re dei Cananei. Debora venne<br />

riconosciuta dalla sua gente come giudice, il che equivaleva alla carica di membro del<br />

governo. Debora era profetessa di professione, la più alta funzione che una donna potesse<br />

svolgere nell’antico culto ebraico.<br />

La posizione di inferiorità della donna nel corso della storia appare legata a fattori<br />

economici. Soltanto l’uomo esercita un mestiere, guadagna, fa il mercante, l’artigiano,<br />

l’impiegato e provvede in tal modo a mantenere la famiglia. La donna invece fa una serie di<br />

lavori non retribuiti, che per questo, come accade ancora oggi, non sono considerati un<br />

guadagno. La donna consuma, spende e materialmente viene considerata un onere; dipende<br />

quindi dalle possibilità finanziarie dell’uomo se debba accontentarsi di un onere del genere o<br />

se possa permettersi più donne. In ogni caso, la donna deve restargli fedele, perché, anche<br />

quando non è sua proprietà assoluta, secondo la lettera della legge, essa gli appartiene, poiché<br />

l’uomo l’ha comprata perché generi e allevi i suoi figli, e non quelli degli altri.<br />

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