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IL PENSIERO ADOLESCENTE DI HITLER - Gigliolazanetti.eu

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L'ambasciatore del Pakistan in Italia, Zafar A. Hilaly, ha parlato a nome del mondo<br />

islamico: "Una religione può essere vera quanto un'altra, e chi mette un Dio contro un altro<br />

non fa che distruggere tutte le religioni". Riccardo Di Segui, rabbino capo di Roma, ha<br />

insistito sul "dialogo come unica strada per costruire la pace", mentre Maria Burani<br />

Procaccini, del comitato "Parlamentari Dies Memoriae" ha invece sottolineato il "ruolo della<br />

carità che anche in politica può essere un'arma di pace vincente".<br />

Seguendo il processo evolutivo di Hitler, potremo addentrarci meglio nella<br />

comprensione del personaggio e degli eventi storici, oltre che tratteggiare un cammino di<br />

crescita seguito da molti individui.<br />

La vita di Hitler<br />

Vari studiosi hanno cercato nell'infanzia le radici della cosiddetta “follia” di Adolf<br />

Hitler; tuttavia, per quanto non siano state tratte conclusioni definitive, è certo che egli ebbe<br />

ragioni sufficienti per sviluppare, nei primi anni di vita, una personalità disturbata. Hitler<br />

nacque il 20 aprile 1889 a Braunau, in Austria. Suo padre, Alois Hitler - che essendo figlio<br />

illegittimo portò a lungo il cognome della madre, Schicklgruber - era un funzionario delle<br />

dogane autoritario e alcolizzato che era giunto al terzo matrimonio sposando Clara Pölzel.<br />

Studente mediocre, Adolf lasciò la scuola superiore nel 1905 senza ottenere il diploma. La<br />

mancanza d'amore del padre era in qualche modo compensata dalla madre, una donna<br />

sensibile, riservata, sottomessa e completamente dedita ai figli. I continui trasferimenti della<br />

famiglia, nonché le pressioni esercitate dal padre affinché Hitler seguisse le sue orme in<br />

ambito professionale, lo condussero ad affermare, nel Mein Kampf, la sua opera fondamentale<br />

scritta a 36 anni: "Ho onorato mio padre ma ho amato mia madre". Quando, nel 1903, il padre<br />

mori improvvisamente, Hitler si trasferì a Vienna, dove si diede per qualche tempo a una vita<br />

oziosa, mantenuto dalla madre. Quando questa mori di cancro al seno, il 21 dicembre 1907 -<br />

quattro anni dopo il marito - iniziò per lui una nuova fase della vita. Nel periodo viennese,<br />

infatti, la sua personalità prese forma e cominciarono a manifestarsi i segni delle fobie,<br />

dell'odio e dei deliri di potere che lo avrebbero spinto, più avanti, a commettere crimini<br />

efferati contro l'umanità.<br />

Mein Kampf, il libro scritto da Hitler nel 1925, in età giovanile, all'inizio dell'ascesa al<br />

potere in Germania, contiene i punti chiave dell'ideologia nazista. È il manuale fondamentale<br />

per comprendere la seconda guerra mondiale e ogni aspetto a essa legato: in esso Hitler<br />

delineò - partendo dal concetto di pangermanesimo - la teoria della presunta superiorità della<br />

razza ariana. A questo si collegavano il culto della forza, il disprezzo per gli ebrei,<br />

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