IL PENSIERO ADOLESCENTE DI HITLER - Gigliolazanetti.eu
IL PENSIERO ADOLESCENTE DI HITLER - Gigliolazanetti.eu
IL PENSIERO ADOLESCENTE DI HITLER - Gigliolazanetti.eu
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
terrorismo va condannato senza riserve, ma per vincerlo dobbiamo tagliarne le radici. Nel<br />
mondo di oggi c’è un grande abisso tra ricchi e poveri. La guerra non ha mai risolto i<br />
problemi. Ma il mantenimento della pace esige la comprensione delle “ragioni dei poveri”.<br />
Il presidente della Camera Pierferdinando Casini, incontrando in Israele il 13 aprile<br />
2002 leaders politici e religiosi, ha osservato in televisione che “ci sono uomini di buona<br />
volontà che sia tra gli israeliani che tra i palestinesi vogliono dialogare e non si rassegnano<br />
alla violenza e al terrorismo”.<br />
La drasticità dei provvedimenti di apartheid, l’odio e lo scontro razziale, il conflitto di<br />
civiltà e di religione, la discriminazione in nome del predominio di una razza e/o di una<br />
religione erigono barriere e stereotipi culturali difficili da smantellare.<br />
La storia mondiale è creata dai migliori combattenti?<br />
Il “seguito della storia” ci suggerisce comunque che la tracotanza è sempre perdente,<br />
anche se Hitler sostiene che la storia mondiale è creata da gruppi poco numerosi, i migliori<br />
combattenti, per cui i “pochi diventano padroni dei più”:<br />
Bisogna capire questo: quando un popolo mostra una determinata quantità di grossa energia<br />
tendente ad un fine, ed ha evitato l’indolenza delle grandi masse, i pochi diventano padroni dei più. La<br />
storia mondiale è creata da gruppi poco numerosi, se in questi gruppi poco numerosi ha vita la<br />
maggioranza della volontà e della forza di decisione. Perciò, ciò che può sembrare dannoso a molti, è<br />
in verità la condizione preliminare della nostra vittoria. Proprio nell’estensione del nostro compito e<br />
negli ostacoli che ci si oppongono, è riposta la possibilità che solo i migliori combattenti stiano per<br />
lottare per esso. E proprio in questa scelta sta la sicurezza di successo. 27<br />
L’alto compito, che il popolo tedesco dovrà svolgere sulla terra, guidato da questi<br />
“pochi combattenti eletti”, viene condensato nella creazione di uno Stato che conservi e<br />
aumenti le caratteristiche migliori della nazione tedesca e, anzi, di tutta l’umanità. Tuttavia,<br />
questo compito si fa beffe del “comico ordine di garantire la pace e l’organizzazione per<br />
truffarsi scambievolmente”. In breve, il compito deve far progredire un’umanità superiore,<br />
attraverso un periodo di lotta, in quanto la vittoria sta nella lotta. E la seconda guerra<br />
mondiale, risultato di questa lotta, non è certo quel “grande esito favorevole” che Hitler<br />
prevedeva:<br />
27 Ibidem, p. 27<br />
91