La Diagnosi di Laboratorio delle Malattie da Protozoi - tutte mappe
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Fase intraepatica<br />
<strong>La</strong> moltiplicazione della maggior<br />
parte degli sporozoiti negli epatociti<br />
porta alla formazione <strong>di</strong> grossi<br />
schizonti contenenti migliaia <strong>di</strong><br />
merozoiti mononucleati, questi<br />
ipnozoiti<br />
ultimi sono caratterizzati <strong>da</strong>lla Schizonti<br />
presenza <strong>di</strong> un complesso apicale<br />
rigido, il conoide, che permette la<br />
penetrazione nei globuli rossi, cellule<br />
bersaglio per la replicazione<br />
schizogonica.<br />
Con una mo<strong>da</strong>lità lineare procede<br />
l’infezione <strong>di</strong> P. falciparum, perché<br />
simultaneamente tutti i merozoiti<br />
raggiungono la maturazione<br />
nel fegato e invadono il torrente<br />
Ciclo biologico intraepatico<br />
ematico.<br />
Per P. vivax e P. ovale si osserva un an<strong>da</strong>mento <strong>di</strong>verso, alcuni sporozoiti penetrati<br />
negli epatociti si trasformano in una forma quiescente, l’ipnozoita, che dopo un<br />
periodo <strong>di</strong> latenza variabile, mesi o anni, riprende a svilupparsi in schizonti epatici,<br />
costituendo così la vera fonte <strong>delle</strong> reci<strong>di</strong>ve, ripresa cioé <strong>delle</strong> manifestazioni cliniche<br />
della malattia dopo mesi <strong>da</strong>ll’attacco primario.<br />
P. malariae, può <strong>da</strong>re origine a recrudescenze anche a <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> anni.<br />
Fase eritrocitaria<br />
I merozoiti, dopo la prima fase intraepatica, che caratterizza l’incubazione della malattia,<br />
lasciano il fegato e invadono il sangue.<br />
<strong>La</strong> penetrazione dei merozoiti nei globuli rossi è dovuta al riconoscimento <strong>di</strong> particolari<br />
recettori <strong>di</strong> superficie. Dopo l’invasione i parassiti si trasformano in trofozoiti ameboi<strong>di</strong>,<br />
mononucleati, con un grosso vacuolo <strong>di</strong>gestivo e attiva sintesi <strong>di</strong> DNA. Si accrescono<br />
metabolizzando, per glicolisi anaerobica, il glucosio del sangue utilizzando ATP<br />
e fattori <strong>di</strong> crescita presenti nell’eritrocita.<br />
Un pigmento ferroporfirinico, emozoina, si accumula in forma granulare nel citoplasma<br />
dei parassiti. Il trofozoite si accresce occupando quasi tutto l’eritrocita, <strong>di</strong>minuisce<br />
il vacuolo <strong>di</strong>gestivo e si trasforma in schizonte an<strong>da</strong>ndo incontro a una serie <strong>di</strong> <strong>di</strong>visioni<br />
binarie del nucleo.<br />
I nuovi nuclei, in numero <strong>da</strong> 6 a 32 a secon<strong>da</strong> della specie, si <strong>di</strong>spongono a rosetta.<br />
A questo punto l’eritrocita si gonfia ed esplode, liberando i merozoiti che vanno ad<br />
infettare altri eritrociti <strong>da</strong>ndo origine a cicli ad<strong>di</strong>zionali <strong>di</strong> schizogonia.<br />
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