La Diagnosi di Laboratorio delle Malattie da Protozoi - tutte mappe
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RACCOLTA DEL CAMPIONE<br />
<strong>La</strong> raccolta del campione, prima tappa del percorso analitico, troppo spesso sottovalutata,<br />
è parte integrale <strong>delle</strong> tecniche parassitologiche: la quantità <strong>di</strong> campione prelevato,<br />
la mo<strong>da</strong>lità <strong>di</strong> raccolta e <strong>di</strong> conservazione, influenzano notevolmente l’accuratezza<br />
dell’esame del copros, in quanto la <strong>di</strong>agnosi microscopica può essere effettuata<br />
solo se il campione è stato raccolto in maniera adeguata.<br />
Buona norma sarebbe fornire al paziente chiare istruzioni, possibilmente scritte, sul<br />
particolare regime <strong>di</strong>etetico consigliato nel giorno precedente la raccolta, cioè evitare<br />
legumi essiccati ver<strong>di</strong>, frutta e verdura a cuticola resistente (pesche, albicocche,<br />
pomodori), pere, fragole, fichi e carote ed evitare farmaci lassativi.<br />
Istruire il paziente come raccogliere il campione in un contenitore a<strong>da</strong>tto e come trasportarlo<br />
in laboratorio.<br />
Nei programmi epidemiologici è sufficiente analizzare un solo campione, ma nella<br />
pratica <strong>di</strong>agnostica è consigliabile esaminare almeno tre campioni <strong>di</strong> copros raccolti<br />
in giorni <strong>di</strong>versi (alcuni elementi parassitari non vengono emessi quoti<strong>di</strong>anamente,<br />
per cui un singolo esame potrebbe rivelarsi falsamente negativo). Il copros deve essere<br />
emesso su una superficie asciutta e pulita; non deve essere contaminato con urine<br />
né tanto meno essere recuperato <strong>da</strong>l<br />
water, va raccolto, quin<strong>di</strong>, su una padella<br />
<strong>da</strong> letto, un sacchetto <strong>di</strong> plastica<br />
posto in un cestino, un foglio <strong>di</strong> carta<br />
resistente o <strong>di</strong> cartone, posizionato<br />
sotto il copriwater.<br />
Va, quin<strong>di</strong>, trasferito in un contenitore<br />
<strong>di</strong> plastica pulito;<br />
il contenitore deve essere chiuso ermeticamente,<br />
etichettato con i <strong>da</strong>ti anagrafici<br />
del paziente, la <strong>da</strong>ta e l’ora <strong>di</strong> raccolta<br />
ed inviato al laboratorio nel più<br />
breve tempo possibile. In ambiente<br />
ospe<strong>da</strong>liero il campione deve essere<br />
accompagnato <strong>da</strong> una richiesta che<br />
riporti, oltre i <strong>da</strong>ti suddetti, anche informazioni<br />
cliniche ed anamnestiche,<br />
soprattutto quelle riguar<strong>da</strong>nti eventuali viaggi in paesi tropicali, effettuati <strong>da</strong>l paziente<br />
in esame.<br />
Sarebbe necessario che il me<strong>di</strong>co che richiede l’esame parassitologico in<strong>di</strong>chi anche<br />
il parassita <strong>da</strong> ricercare (per confermare il sospetto <strong>di</strong>agnostico); ciò avviene, purtroppo,<br />
raramente, con il conseguente rischio che il laboratorista trascuri <strong>di</strong> effettuare<br />
in<strong>da</strong>gini mirate per procedere con generici esami routinari (più <strong>di</strong>spen<strong>di</strong>osi sia economicamente<br />
che come impegno lavorativo e meno efficaci per la <strong>di</strong>agnosi).<br />
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Contenitori per la raccolta del campione